“Contratto integrativo assente e incertezze sul futuro”: nuova ondata di scioperi alla Essity

Venerdì (12 maggio) previsto un nuovo incontro tra sindacati e Confindustria
Prosegue lo stato di agitazione tra i lavoratori Essity che tra il 28 aprile e il 6 maggio hanno messo in atto una serie di scioperi da 24 ore mentre venerdì (12 maggio) è previsto un nuovo incontro tra sindacati e Confindustria per gli stabilimenti private label.
“Questa la risposta dei lavoratori, per un contratto integrativo che ancora non c’è e anche per l’incertezza nella quale si sono ritrovati tutti quanti, dopo l’annuncio del gruppo Essity del 26 aprile nel quale comunica di aver avviato una revisione dei piani che potrebbe anche comportare disinvestimenti proprio in quella neonata divisione Private label presentata come strategica e ora denunciata in bilico – spiegano Slc Cgil Lucca e Fistel Cisl Toscana -. A scioperare per l’intera giornata, il 24 di aprile, è stato anche lo stabilimento di Altopascio. Per questo sito produttivo, l’azienda ha imposto una separazione dei tavoli negoziali per chiudere il contratto aziendale con una parte della rappresentanza sindacale che non gode più della fiducia di una parte massiccia di lavoratori e delle lavoratrici. Lo sciopero, come la massiva astensione al voto, esprimono inequivocabilmente, il dissenso a questa forzatura e il respingimento dell’accordo che ne è derivato e una prima risposta sindacale a questo modo di fare. Tutti quanti sarà bene che riflettano, perché accordi contro i lavoratori non si fanno e la mobilitazione andrà avanti”.
“Anche per Altopascio l’annuncio dell’azienda è stato un duro colpo: questo sito produttivo potrebbe trovarsi solo e isolato, in Italia, con il 50% della sua produzione destinata al mercato estero, quindi indebolito. Non ci sono le condizioni per stare tranquilli – concludono le siglie sindacali -. Intanto il 12 maggio, è previsto un nuovo incontro in Confindustria per gli stabilimenti private label: l’azienda ha voluto congestionare l’agenda della mattinata, mettendoci contratto aziendale degli stabilimenti di Porcari e confronto sul comunicato aziendale. Sembra fatto per chiudere su entrambi i capitoli molto in fretta”.