Chiamate di emergenza ad Arpat, Lucca terza in Toscana per attivazioni

I dati della Sala operativa della protezione civile: la maggior parte degli interventi per sversamenti in natura

Interventi in emergenza di Arpat: Lucca terza città per sos in regione. La maggior parte degli interventi si riferisce a sversamenti vari nei fiumi e nei laghi e nelle acque di scarico delle fognature (63%).

Il servizio per le emergenze ambientali gestito dalla sala operativa della Protezione Civile (Sop) è nato nel 2006, grazie ad un accordo di collaborazione tra Arpat e l’allora Provincia di Firenze. I compiti della Sop sono così sintetizzabili: riceve, h24, le richieste di intervento per emergenze ambientali da parte dei diversi enti presenti sul territorio; filtra le chiamate in ingresso, seguendo le indicazioni fornite dall’Agenzia; smista le segnalazioni al dipartimento Arpat competente per territorio; supporta i tecnici Arpat durante l’intervento; gestisce una piattaforma web per la condivisione con Arpat di dati ed informazioni.

Per quanto riguarda i territori più coinvolti, Firenze risulta essere quello dove si è registrato il numero maggiore di chiamate (31), seguita da Arezzo (25), Lucca (23) e Pisa (20). Nel 2022 sono stati effettuati dall’Agenzia 135 interventi, pari al 71,1% delle attivazioni ricevute. Il trend conferma quello degli anni precedenti e dà indicazione della appropriatezza delle chiamate inoltrate ad Arpat tramite il sistema di emergenza. Solo il 5,2% delle telefonate arrivate alla Sop non è risultato di competenza dell’Agenzia, percentuale che torna a crescere leggermente dopo i costanti cali dal 2017 in poi. Nel 23,4% dei casi, invece, le telefonate non hanno riguardato un’emergenza (per tematica o perché riconducibile ad esposto).

“La causa più ricorrente delle attivazioni in emergenza di Arpat, con il 63,3% dei casi, risulta essere il versamento in matrici ambientali varie. Gli incendi hanno interessato il 9,3% degli interventi (14): di questi 7 hanno riguardato attività agricole o produttive e 2 impianti di gestione rifiuti. Per ciascun tipo di emergenza, sono quindi individuate le matrici ambientali impattate; come è possibile vedere nella tabella sottostante, in alcuni casi l’impatto si ha su un’unica matrice in altri su più. Come evidente ancora una volta la matrice maggiormente impattata è quella dei corpi idrici superficiali, seguita da atmosfera e suolo”.

 

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