Lavoro, boom di assunti a luglio: il 40 per cento è nel turismo

20 luglio 2023 | 09:36
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Lavoro, boom di assunti a luglio: il 40 per cento è nel turismo

Confermata dalle aziende la difficoltà di reperimento dei profili necessari

Sono quasi 11mila i lavoratori richiesti a luglio 2023 dalle imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, il 35% in più rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso, e salgono a oltre 24mila nel trimestre luglio-settembre 2023, con un aumento del 28% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Nel pieno della stagione estiva, quattro assunzioni su dieci riguardano il comparto turistico (alloggio e ristorazione), cui si aggiungono, in tutte e tre le province, le richieste di operai specializzati addetti alle costruzioni e al mantenimento di strutture edili. A fronte di questi sviluppi, cresce ancora la difficoltà nel trovare le figure professionali ricercate, con una richiesta di assunzione su due che resta inevasa per le imprese dell’area. Questo, in sintesi, è quanto emerge dai dati rilevati per il mese di luglio 2023 su un campione di quasi 2.200 imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa con dipendenti dal Sistema informativo Excelsior, indagine su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con Anpal, ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche – Isr.

“I dati sulla domanda di lavoro – afferma il presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, Valter Tamburini – segnano ancora una crescita ma le imprese continuano a fare i conti con la difficoltà nel trovare i lavoratori richiesti, con un mismatch che, ormai, riguarda la metà delle assunzioni previste. Sciogliere questo nodo richiede un impegno congiunto tra politica, imprese, istituzioni educative e società civile. Le azioni da mettere in campo sono molteplici e stanno nella responsabilità di molti. Vanno create opportunità di formazione e riqualificazione professionale per chi il lavoro lo perde o lo cerca per la prima volta, vanno migliorate le condizioni economiche e contributive del lavoro per agevolare una maggiore conciliazione coi tempi della vita privata, incentivare la riduzione della quota degli inattivi, ma anche programmare azioni che aiutino i giovani a scegliere i giusti percorsi scolastici e ad acquisire le competenze richieste dal mercato. Solo attraverso una collaborazione efficace e una visione a lungo termine sarà possibile superare questa sfida e creare le fondamenta per permettere alla nostra economia di continuare a crescere.”

La domanda in provincia di Lucca

Il buon andamento della stagione turistica spinge la domanda di lavoratori da parte delle imprese lucchesi, che nel mese di luglio hanno programmato 5120 entrate, un valore in aumento del +36% rispetto a dodici mesi fa, per 1350 unità in più.

Continua anche la crescita del mismatch tra domanda e offerta di lavoro: a luglio 2023 le imprese prevedono difficoltà nel reperimento dei profili desiderati per il 55% delle entrate in programma, un valore superiore di ben 18 punti nel raffronto con giugno e di 10 punti rispetto a dodici mesi fa. Tra le cause, la più indicata resta la mancanza di candidati (39%), salita di undici punti rispetto a luglio 2022, mentre resta stabile al 12% la preparazione dei candidati non adeguata.

Alle figure in ingresso viene inoltre richiesto di aver maturato una precedente esperienza nel settore nel 46% dei casi e nella professione nel 19%.

Il 18% dei contratti proposti ad aprile dalle imprese lucchesi è stabile, a tempo indeterminato (13%) o di apprendistato (5%), mentre per il restante 82% si tratta di rapporti a termine, con contratto a tempo determinato per il 68% delle entrate, di somministrazione per il 7% e con altri contratti per il restante 7%; ai giovani con meno di 30 anni sarà riservato il 38% dei posti.

La richiesta di assunzioni di figure professionali con titoli di studio di livello secondario cresce del +38% (400 unità) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre raddoppia (+97%, +660 unità) quella di personale in possesso di qualifica di formazione o diploma professionale, spinta in particolare dalla domanda di figure professionali del settore turistico. Scendono invece del -28% le opportunità di impiego per i laureati (-100 unità). Per la quota maggiore (40%) delle assunzioni in programma le imprese non richiedono un titolo di studio, un valore in aumento del +25% rispetto a luglio 2022.

Le maggiori opportunità di impiego nel settore turistico, in forte crescita
Aumenta a luglio la domanda di personale delle imprese dei servizi, in crescita di 1.190 unità (+40%) rispetto a luglio 2022, per un totale di 4130 unità in entrata.

Le maggiori opportunità di lavoro sono offerte dal comparto dei servizi turistici (alloggio e ristorazione) con 2.260 lavoratori ricercati, un valore in crescita di 1180 unità rispetto all’anno precedente (+109%). In aumento anche le assunzioni previste nel settore commerciale (+56%, in valore assoluto +250 unità), mentre registrano variazioni negative sia i servizi alle imprese (-11%, -70 entrate) che i servizi alle persone (-22%, -170 unità).
Sale anche la domanda di lavoratori nel comparto industriale rispetto a dodici mesi fa, con un aumento del +19% (+160 unità) determinato da un deciso incremento della richiesta proveniente dal comparto delle costruzioni (+79%, in valore assoluto +150 unità), che conferma il trend positivo dei mesi precedenti, mentre il manifatturiero e le public utilities registrano una stazionarietà rispetto a luglio 2022.

Nel trimestre luglio-settembre crescono le richieste di turismo, commercio ed edilizia
Anche per il trimestre luglio-settembre 2023 si registra un incremento significativo (+33%) della richiesta delle imprese, con 10890 assunzioni in programma, ben 2710 unità in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

La domanda di lavoratori nel trimestre si concentra prevalentemente nei servizi, con un totale di 8.220 assunzioni in programma nel periodo, il 75% delle entrate previste, un valore in crescita del +40% per circa 2.340 entrate programmate in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
Nel trimestre trova conferma la forte richiesta di personale da parte delle imprese lucchesi del comparto turistico, nel pieno della stagione estiva, con un incremento del +103% (+2.080 unità) rispetto al 2022, per un totale di 4100 entrate programmate, il 38% del totale.
La crescita interessa anche il commercio, che fa segnare un +69% nel periodo, per complessive 1.450 entrate in programma, il 13% del totale; segnali negativi arrivano invece sia dai servizi alle persone, in diminuzione del -9% su base annua (in valore assoluto -130 unità), sia dai servizi alle imprese che segnano un -13% (in valore assoluto -200 unità).Quanto al comparto industriale, si rileva una crescita del 17% della richiesta di lavoratori rispetto a un anno fa: una dinamica riconducibile al comparto delle costruzioni che fa segnare un incremento del +78% (+430 unità), mentre per manifatturiero e public utilities la richiesta diminuisce del -2% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Tra le professioni più richieste dalle imprese trova conferma nel trimestre la forte domanda di impiegati, professioni commerciali e nei servizi, che beneficia della stagione turistica estiva: la domanda interessa in particolare gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione, ma anche, sebbene su valori inferiori, gli addetti alle vendite e quelli all’accoglienza e all’informazione della clientela.
Tra le professioni a elevata specializzazione si segnalano gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, quelli addetti alle costruzioni e mantenimento di strutture edili, ed i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse/mobili.

Significativa, infine, la richiesta di personale non qualificato nei servizi di pulizia e di personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna di merci.

L’indagine La rilevazione ha coinvolto in provincia di Lucca, Massa-Carrara e di Pisa, rispettivamente un campione di 894, 418 e di 881 aziende in tre tornate di indagine mensili. Le informazioni sui flussi di entrate programmate dalle imprese riguardano le attivazioni di contratti di lavoro (a tempo indeterminato, a tempo determinato, stagionali, a chiamata, apprendistato, in somministrazione, di collaborazione coordinata e continuativa ed altri contratti non alle dipendenze) della durata di almeno un mese solare (pari ad almeno 20 giornate lavorative) per il trimestre oggetto di indagine.