Protesta addetti alle pulizie, la cooperativa Morelli: “Il nostro obiettivo è migliorare il servizio”

Il presidente Giuntini: “Ci dispiace constatare che le parti sociali ci riservino questo tipo di trattamento”
“Le dichiarazioni di Massimiliano Bindocci purtroppo non corrispondono al vero”. Così presidente della cooperativa Luigi Morelli Lorenzo Giuntini replica al segretario Uiltrasporti sulla questione degli addetti alle pulizie dell’ospedale San Luca.
Bindocci aveva detto che “si era rotto il dialogo con l’azienda” e che il sindacato aveva in programma un’assemblea per valutare uno stato di agitazione che avrebbe portato il confronto in prefettura, dovuto allo “scaricamento di responsabilità eccessive sulle coordinatrici e al problema dei tempi da record con cui si pretende che siano pulite le camere e gli spazi comuni”. Anche Filcams Cgil e Fisascat Cisl si sono detti pronti a sposare la mobilitazione degli operatori.
“La nostra cooperativa ha iniziato ‘la missione’ dei servizi di sanificazione e pulizie all’ospedale San Luca di Lucca dall’1 dicembre 2022 – spiega Giuntini -. Abbiamo assunto tutte le maestranze in cambio appalto, garantendo loro il mantenimento dei parametri contrattuali senza riduzione e variazione alcuna, senza far mancare loro né attrezzature, né vestiario, né dpi e né prodotti fin dal principio della commessa.
Ci siamo però resi conto da subito che, a differenza degli altri ospedali dove operiamo (prima Pistoia e da poco Prato), la qualità del servizio espressa dal personale operante risultava non sufficiente in qualità. Abbiamo quindi proceduto ad effettuare nuovamente tutta la formazione operativa ai dipendenti (peraltro già effettuata da tutte le precedenti aziende prima di noi) ed abbiamo proceduto alla sostituzione del gruppo di coordinamento inserendo nuovo personale, ottenendo così un miglioramento visibile, ma ancora non sufficiente”.
“Pertanto, a distanza di ormai 9 mesi dall’avvio del servizio, ci dispiace constatare che le parti sociali ci riservino questo tipo di trattamento (e in particolare modo la Uiltrasporti la quale probabilmente sente un forte bisogno di visibilità), nonostante il tavolo sindacale permanente che questo appalto ha in essere – conclude -. Riteniamo quindi che sia fuorviante e controproducente addossare colpe ad altri senza aver fatto mai una seria analisi in casa propria e continueremo imperterriti a perseguire il nostro unico obbiettivo: il miglioramento degli standard qualitativi del servizio”.