Reintegrato a Metro un lavoratore pedinato e poi licenziato per i dubbi sulla sua malattia

La decisione è del tribunale del lavoro, ma la società ha già comunicato che si opporrà all’ordinanza. La Filt Cgil proclama uno sciopero per l’1 settembre
Soddisfazione Filt Cgil Lucca: il tribunale del lavoro dà ragione a un lavoratore pedinato e licenziato da Metro Srl.
“La vicenda – spiega il sindacato – risale allo scorso anno, quando l’azienda Metro Srl ha ingaggiato un investigatore privato per far pedinare un lavoratore in malattia. Il dipendente, in forza alla società da tanti anni e vicino alla pensione, già ausiliario del traffico poi trasferito alla centrale operativa, si trovava in mutua. Ma la società, non credendo alla veridicità della malattia, assegnò così il suddetto incarico alla agenzia investigativa. La decisione del licenziamento e della denuncia del lavoratore in procura era stata presa dall’ex direttore generale di Metro Mauro Natali (oggi direttore generale di Lucca Riscossioni e Servizi), provocando lo stato di agitazione dei lavoratori e la durissima reazione delle due sigle sindacali presenti in azienda, Filt Cgil e Fit Cisl”.
“Oggi la vicenda si è conclusa positivamente per il lavoratore che, in base alla sentenza del giudice del lavoro, è stato reintegrato in azienda, la quale dovrà contestualmente risarcirlo con 12 mensilità, oltre alle decine di migliaia di euro che dovrà sborsare per le spese legali. Il tutto senza considerare quanto già versato (e non è poco) alla società di investigazione. A questo punto vogliamo chiedere alla proprietà, ovvero al Comune di Lucca, se non sarebbe stato meglio investire queste somme in un implemento di organico, visto il personale uscito e non reintegrato e vista l’eccellenza professionale continuamente richiesta al personale di Metro Srl. Siamo inoltre sicuri che i contribuenti siano favorevoli a questa gestione delle risorse pubbliche? Nonostante tutto questo, al primo giorno di lavoro, l’azienda (con il nuovo amministratore Roberto Di Grazia, nominato dal sindaco Pardini) ha comunicato in una missiva al lavoratore riammesso in servizio l’intenzione di opporsi all’ordinanza del tribunale, e nello stesso giorno gli ha mosso una nuova contestazione disciplinare. Contestualmente la società continua a non rispettare le prerogative sindacali e a non dare risposte alle problematiche denunciate da tempo dai sindacati“.
Per questo motivo i sindacati risponderanno a tale atteggiamento dell’amministrazione Metro srl, ad oggi avallato dai vertici del Comune di Lucca, con le adeguate azioni di lotta che si tradurranno con una prima proclamazione di sciopero per il prossimo 1 settembre.