Tagli al Pnrr, Ridolfi: “Ridotte risorse fondamentali per la sicurezza dei territori”

Il presidente del Consorzio 1 Toscana nord: “In un momento di forte instabilità climatica siamo fortemente preoccupati per questa misura”
Il taglio dei fondi Pnrr destinati al contrasto del dissesto idrogeologico preoccupa anche il Consorzio di bonifica della Toscana nord.
“Siamo disorientati dalla scelta del Governo. Da anni auspichiamo investimenti per la prevenzione del rischio idrogeologico e oggi con la riduzione delle risorse lancia il segnale contrario – commenta il presidente Ismaele Ridolfi -. All’indomani dalla rimodulazione da parte del Governo del Piano nazionale di ripresa e resilienza che ha visto il dimezzamento delle somme destinate a contrastare il dissesto idrogeologico – passate a livello nazionale da 2,49 miliardi a 1,203 miliardi – siamo fortemente preoccupati per questa misura che riduce risorse fondamentali per la sicurezza dei territori”.
“Il contrasto ai cambiamenti climatici non può limitarsi a titoli e dichiarazioni d’intenti. È urgente concretizzare le scelte, dice Francesco Vincenzi, presidente Associazione nazionale consorzi gestione tutela territorio e acque irrigue. Siamo disorientati dalle scelte del Governo che invece di investire sulla prevenzione al dissesto idrogeologico, di fatto conferma la logica di inseguire i disastri, andando a stanziare risorse solo di fronte ai fatti compiuti. Un comportamento miope che, oltre a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, costa allo Stato dieci volte di più rispetto all’investimento per la prevenzione – spiega Ridolfi -. La stessa cabina di regia prospettata dalla premier, finalizzata a fronteggiare il dissesto idrogeologico, senza risorse serve davvero a poco. Le necessità di cure straordinarie sui territori sono amplificate dagli eventi climatici estremi che nei primi mesi del 2023 sono aumentati del 135% rispetto agli stessi mesi del 2022 e la Toscana è tra le sei regioni italiane più colpite”.
“I dati riportati dal rapporto Città Climadi Legambiente, evidenziano la crisi climatica e la forte instabilità, con eventi che includono contemporaneamente alluvioni e siccità. Inoltre la gestione dei territori, tra abbandono dei presidi agricoli e forestali di montagne e zone pianeggianti e il forte consumo di suolo, espongono vaste aree della regione ai fenomeni di dissesto con conseguenze gravi per le popolazioni. Solo nel territorio gestito dal Toscana Nord assistiamo da alcuni anni a fenomeni estremi, come l’incendio di Massarosa, la siccità a Massaciuccoli e in Lunigiana dove abbiamo dovuto chiudere un invaso pochi giorni fa, le piogge torrenziali e improvvise che hanno colpito la provincia di Massa Carrara – conclude Ridolfi -. In questo contesto climatico difficilmente prevedibile, è necessario lavorare sull’adattamento dei territori e parallelamente pianificare politiche più ambiziose di mitigazione, sostenute da finanziamenti adeguati in lavori straordinari contro il dissesto idrogeologico. In questo senso il Consorzio 1 Toscana Nord è pronto a fare la propria parte, come ha dimostrato negli anni, con l’esecuzione di importanti lavori sui territori montani, collinari e di pianura”.