Quelli che l’acqua unisce: “Dove il privato esprime l’amministratore delegato le tariffe sono più elevate”

L’associazione: “Tra le dodici città italiane “più costose” ci sono tutti i capoluoghi toscani tranne Lucca”
Futuro del servizio idrico in Toscana, interviene l’associazione Quelli che l’acqua unisce.
“In Toscana sono cambiate le abitudini della politica, i mesi estivi, di solito “sonnacchiosi” per le vicende politiche – dice la nota – sono stati scossi da veri movimenti tellurici nella gestione del settore idrico. Presidenti storici come Sardu, di Acque spa, rimossi senza complimenti, amministratori delegati (leggi Irace) che dettano il compitino a mezzo stampa al neosegretario regionale del Pd, alleanze spurie nella multiutility tra destra e sinistra, o almeno tra i partiti maggiori dei due schieramenti, come Fratelli d’Italia e lo stesso Pd per arrivare alla quotazione in borsa della società che dovrebbe gestire gli acquedotti, tra le altre attività, di quasi tutti i Comuni della Toscana. Quali i motivi scatenanti? Chi ha letto i nostri interventi, premonitori di questi scenari, non può sorprendersi di queste apparenti accelerazioni, poiché avevamo detto che il fuoco covava da tempo sotto la cenere, e nei corridoi che contano, molti personaggi stavano muovendo le leve, che loro sperano essere quelle giuste per arrivare a dama, come dicono a Firenze”.
“Gli organi di stampa ci hanno offerto, in questi anni, un’antologica raccolta di dichiarazioni dei sindaci scontenti delle gestioni che non tengono conto delle peculiarità territoriali – dicono dall’associazione – a causa di tariffe alte per investimenti fatti in altri comuni, scarsa democraticità nei processi decisionali ( che spesso sono di natura assembleare e dove il peso decisionale è proporzionale al numero degli abitanti) e di gestioni che risponde prevalentemente alle esigenze del manager di turno (prevalentemente un amministratore delegato imposto dal socio privato) piuttosto che soddisfare quelle del territorio. Tutte le gestioni toscane, con esclusione di Gaia Spa, hanno come fattore comune la presenza di un socio privato di minoranza, quotato nella borsa iIaliana, che esprime la propria leadership con l’amministratore delegato. Questa forma direzionale, anche in relazione ad altre realtà nazionali, ha evidenziato la più ampia garanzia per gli aumenti tariffari a spese dell’utenza. I Comuni ne hanno subito l’effetto decisionale senza avere, molto spesso, commisurati investimenti sul proprio territorio”.
“Alcune tabelle frutto di un importante studio nazionale elaborato dal Centro studi dell’Istituto ricerche consumi mabiente e gormazione, evidenzia i “campioni” del 2023. È singolare come nella classifica delle dodici città italiane “più costose” ci siano tutti i capoluoghi toscani tranne Lucca, mentre tra le città con la tariffa più economica sono presenti virtuose gestioni pubbliche. Pare opportuno evidenziare che molte società di gestione in Toscana hanno come socio privato Acea Spa di Roma, esattamente come Lucca, il che evidenzia che la presenza o meno del socio Acea non sembra incidere sulle variazioni tariffarie. Nei prossimi cinque anni scadranno quasi tutte le convenzioni stipulate a suo tempo tra i Comuni e le varie socieà di gestione, che siano Geal, Acque, Publiacqua Gaia e le altre, A questo punto il bivio per i Comuni della provincia di Lucca, e di tutta la Toscana è: affidare la gestione a una società che non abbia l’obiettivo primario di distribuire dividendi ai soci (che significa chiedere tariffe più alte per guadagnare), come accaduto finora dappertutto (escluso Gaia Spa), oppure affidare la gestione a società quotate in borsa o da quotare e quindi che devono guadagnare sulle tariffe pagate dai cittadini per distribuire dividendi?”


“Ai sensi dell’articolo 14 del decreto legislativo 201/2022, la scelta può ricadere su una delle seguenti tre modalità: affidamento a terzi mediante procedura ad evidenza pubblica; affidamento a società mista; affidamento a società in house Nei prossimi nostri interventi presenteremo anche le nostre proposte oltre che scendere nei dettagli delle altre ipotesi oggi sul tavolo della politica”.