Sciopero generale, il 20 ottobre possibili disagi nel trasporto pubblico locale

13 ottobre 2023 | 13:04
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Sciopero generale, il 20 ottobre possibili disagi nel trasporto pubblico locale

Le fasce orarie in cui il servizio sarà garantito sono tra le 4,15 e le 8,14 e tra le 12,30 e le 14,29

Sciopero generale di venerdì (20 ottobre), anche Cub trasporti aderisce alla mobilitazione nazionale di 24 ore promossa dai sindacati Cub, Adl Cobas Varese, Sgb e Sicobas. Potrebbero quindi verificarsi disagi sui mezzi di Autolinee Toscane.

Per quanto riguarda il personale viaggiante la protesta scatta dall’inizio del servizio alle 4,14, dalle 8,15 alle 12,29, dalle 14,30 a termine servizio mentre per impiegati e operai l’intero turno di lavoro.  Le fasce orarie in cui il servizio di Tpl sarà garantito sono tra le 4,15 e le 8,14 e tra le 12,30 e le 14,29. Per quanto riguarda la percentuale di adesione precedente – prendendo a riferimento l’ultima azione di sciopero di 24 ore per le stesse ragioni a cui aderì Cub l’8 marzo scorso – fu del 12,61%.

“Le rivendicazioni dello sciopero riguardano – fanno sapere dall’azienda – il rinnovo dei contratti e l’aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale, l’introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora, il vietare l’utilizzo dei fondi del Pnrr per armamenti e invio di armi e rilanciare in modo consistente i finanziamenti alla tutela ambientale e alla messa in sicurezza dei territori , la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti , la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti”.

Tra le motivazioni elencate anche la richiesta di “revocare l’abolizione del reddito di cittadinanza e per il lavoro stabile e a salario pieno o per un salario garantito a tutti i disoccupati e i sottoccupati, il rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico attualmente in disuso, a beneficio dei settori popolari e dei lavoratori , fermare le stragi di lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro, fermare la controriforma della scuola e cancellare l’alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale pubblici e privati, la difesa del diritto di sciopero e riconoscimento a tutte le organizzazioni sindacali di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro, introdurre una nuova politica energetica che utilizzi le fonti rinnovabili, senza ricorre a nucleare e rigassificatori, l’aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione, la tutela della salute delle donne e per combattere discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società le privatizzazioni e il sistema di appalti e subappalti rafforzati dal Ddl Concorrenza, che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori, l’autonomia differenziata che disgrega il paese e allarga le differenze sociali tra territori e l’economia di guerra e la guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori”.