Gruppo Salov, nel 2022 un fatturato di 491 milioni di euro

23 ottobre 2023 | 11:37
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Gruppo Salov, nel 2022 un fatturato di 491 milioni di euro

Pubblicato il report di sostenibilità: circa 5 milioni di euro investiti in nuove istallazioni tecnologiche e 1,5 milioni in digitalizzazione nel contesto dei progetti industriali di potenziamento ed efficientamento

Salov Spa, gruppo industriale tra i principali player mondiali del settore oleario, proprietaria dei marchi storici Filippo Berio e Sagra, ha reso disponibile da oggi alla consultazione e al download il Report di sostenibilità relativo all’anno 2022, asseverato da Sgs leader mondiale nei servizi di ispezione e certificazione.

Il report che documenta gli eventi più significativi, i risultati conseguiti e gli obiettivi di Salov in materia di sostenibilità ambientale, sociale ed economica è stato ufficialmente presentato dai vertici dell’azienda a Villa Filippo Berio che, con il suo oliveto dedicato alla ricerca, rappresenta la continuità tra la storia ultracentenaria, il presente e il futuro del gruppo industriale.

2022 di crescita malgrado le turbolenze

Il 2022 è stato caratterizzato da una concatenazione di criticità. L’annata negativa per la raccolta delle olive nei Paesi del Mediterraneo ha portato ad un’impennata dei costi degli oli di oliva che costituiscono il core business di Salov. Lo scoppio del conflitto russo-ucraino, inoltre, ha innescato una spirale di ripercussioni su costi dell’energia, logistica, materiali di confezionamento e soprattutto sugli approvvigionamenti di materia prima negli oli di semi, in particolare l’olio di girasole.

Salov ha saputo reagire alla complessità dello scenario con tempestività, compattezza ed efficacia, confermando nel 2022 i volumi di vendita record stabiliti nel biennio precedente e incrementando il fatturato annuo anche a causa dell’inflazione. Le problematiche, comunque, non hanno impattato sugli investimenti negli oltre 19 progetti in corso che coinvolgono tutti gli ambiti: implementazione della qualità e delle proprietà dell’olio, sviluppo industriale e digitale, attenzione ambientale, progresso nei progetti agronomici sostenibili, accrescimento e potenziamento del capitale umano e della relazione con il territorio.

Gruppo Salov in numeri

Nel 2022 Salov, presente con i propri marchi e prodotti in 75 Paesi del mondo, ha realizzato vendite di olio per circa 120 milioni di litri generando un fatturato consolidato di 491 milioni di euro.
Circa 5 milioni di euro investiti in nuove istallazioni tecnologiche e 1,5 milioni di € in digitalizzazione nel contesto dei progetti industriali di potenziamento ed efficientamento che l’azienda sta conducendo nello stabilimento di Massarosa. Quasi metà della spesa (44%) per l’acquisto di materie prime e materiali è rivolta verso fornitori locali. Nel reperimento delle materie prime sono salite a 12 le filiere certificate per la produzione degli oli Evo a marchio Filippo Berio Metodo Berio e Filippo Berio Sustainable Select, la nuova linea lanciata nel 2022 sul mercato Usa che replica i pilastri del Metodo Berio, ovverosia agricoltura integrata, tracciabilità totale (dal campo alla bottiglia), rispetto di parametri chimico-fisici più stringenti di quelli di legge e certificazione da parte di un ente terzo (Sgs).

Nell’acquisto di materiali di confezionamento è proseguito il percorso verso l’adozione sempre più ampia di materiali riciclati: nel 2022, infatti, la quota di materiali da riciclo è stata pari al 46,5%, con oltre l’80% del vetro utilizzato proveniente dalla filiera del riciclo post-consumo. Salov, inoltre, ha privilegiato l’acquisto di Pet riciclato (R-Pet) al posto del Pet vergine. La carta usata per imballaggi ed etichette proviene da fornitori dotati di certificazione Fsc. Gli impiegati del gruppo sono saliti a 314 (11 in più rispetto al 2021).

Rispetto al 2021 ci sono stati miglioramenti anche nei vari ambiti Ambientali e sociali: -3,4% nei consumi energetici grazie anche all’impianto di trigenerazione che, nonostante l’annata difficile, ha consentito a Salov di produrre in autonomia il 41% del proprio fabbisogno energetico annuo, – 8,6% nel prelievo idrico totale, che nel 2022 è stato pari a 145 ml, -6,7% nelle emissioni dirette di gas climalteranti (Scope 1). -5,0% nella produzione totale di rifiuti. Nei rifiuti non pericolosi, che rappresentano il 97% del totale, la riduzione è stata del 6,4%. Più che raddoppiate le ore di formazione erogate (2.558 ore vs 1.199 nel 2021). In totale Salov ha contribuito a 14 su 17 degli Sgds Onu (Obiettivi di sviluppo sostenibile delle nazioni unite).

Ricerca e innovazione

Le attività sviluppate in collaborazione con Università ed Enti di Ricerca rappresentano un asset fondamentale e distintivo nella visione strategica della sostenibilità per Salov. I progetti sono di varia natura: industriali, ossia legati al miglioramento dei sistemi produttivi; agronomici, per lo sviluppo di un’olivicoltura sempre meno impattante e sensoriali per il miglioramento della qualità dell’olio e della sua percezione.

I principali progetti di ricerca sviluppati da Salov nel 2021/22 sono stati: Long Life Oil – cofinanziato dalla Regione Toscana, il progetto è finalizzato a individuare soluzioni tecnologiche in grado di prolungare nel tempo le caratteristiche organolettiche dell’olio di oliva. Degommaggio Enzimatico – progetto riguardante il processo di raffinazione dell’olio di semi e mirato alla sostituzione di alcuni reagenti chimici con enzimi naturali; premiato al Grocery & Consumi Awards nella categoria “Miglior iniziativa sostenibile in ambito produttivo” in occasione di Cibus Connecting 2023. Per i progetti agronomici va considerato il ruolo chiave svolto da Villa Filippo Berio, vero e proprio laboratorio a cielo aperto nel quale, in collaborazione con il Cnr– Ibe e altre università sia italiane che estere, sono portati avanti progetti relativi a nuove tecniche di agricoltura di precisione, agricoltura sostenibile, valorizzazione della biodiversità e test su cultivar resistenti al Verticillium, un fungo che colpisce l’olivo.

Villa Filippo Berio ospita anche le attività relative a Life Resilience, progetto europeo finalizzato allo sviluppo di tecniche colturali e genotipi di piante produttive in grado di contrastare il batterio patogeno della Xylella.