Fp Cgil: “Servizi educativi sospesi per il maltempo, si pensi alle operatrici dei servizi educativi in appalto”

Massari e Rossi: “Si provveda a garantire il pagamento delle ore di sospensione dal lavoro”
Chiusura delle scuole per l’emergenza maltempo, Fp Cgil pone la questione del personale dei servizi educativi gestiti da società in appalto i cui lavoratori non ricevono il pagamento delle ore di sospensione del lavoro.
“Le calamità meteorologiche di questi giorni – scrivono Michele Massari e Giovanni Rossi di Fp Cgil – hanno imposto, tra l’altro, la chiusura di molte strutture scolastiche di ogni ordine e grado e la sospensione temporanea di servizi educativi collegati. La maggior parte di questi servizi quali asili nido, servizi domiciliari educativi, sono gestiti da società in appalto che si avvalgono di assistenti ed educatori , contrattualmente inquadrati nelle categorie dei servizi e quindi prive di ammortizzatori sociali in caso di eventi meteo o cause di forza maggiore. Una situazione che causa la perdita di salario alle operatrici, in larga parte donne impegnate in attività di educazione ed assistenza alla persona con importante titoli accademici e professionali”.
“Le società appaltatrici, di frequente cooperative sociali – proseguono dal sindacato -, compensano solitamente le assenze con ferie residue, che però sono merce rara, visto che vengono già utilizzate per giustificare le giornate di chiusura programmata (natalizio, pasquale, feriale ecc…), per finire quasi sempre nell’attribuire giornate di permessi non retribuiti, senza paga e senza contributi. Una situazione che ogni anno ha un suo peso in caso di eventi di maltempo fino anche a scioperi programmati dal personale pubblico non riguardanti le categorie in appalto. Insomma, una discriminazione che non può essere tollerata e che mette in evidenza la differenza di trattamento tra operatrici inquadrate nel pubblico, legittimamente retribuite e chi agisce nel medesimo settore con contratto di diritto privatistico. Tale ingiustizia può essere sanata solo sulla base di capitolato delle centrali appaltanti che prevedano , il pagamento delle ore di sospensione laddove si verifichino i casi sopra specificati. A questo fine abbiamo ritenuto di scrivere alle maggiori stazioni appaltanti e alle maggiori cooperative per evidenziare il problema e chiedere una rapida soluzione che preveda il pagamento delle ore di sospensione dal lavoro”.