La cardiologia pediatrica del San Luca fa scuola nel mondo

7 novembre 2023 | 11:11
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La cardiologia pediatrica del San Luca fa scuola nel mondo

Lo studio del reparto lucchese pubblicato sulla rivista scientifica internazionale ‘Exploration of cardiology’

La cardiologia pediatrica dell’ospedale di Lucca ha appena pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Exploration of Cardiology un importante lavoro scientifico collaborativo dal titolo Coronary external diameter index for assessing coronary artery involvement in Kawasaky disease.

“La costante presenza della cardiologia di Lucca su riviste internazionali – afferma Francesco Bovenzi, direttore della cardiologia del San Luca – è un motivo di orgoglio anche per l’azienda. Si tratta di una conferma del livello di eccellenza raggiunto dal nostro reparto. Siamo molto contenti per questo nostro ulteriore traguardo scientifico collaborativo nel settore dell’assistenza pediatrica che ci vede da decenni protagonisti come riferimento aziendale nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie cardiovascolari congenite e acquisite con esordio fetale, nell’età pediatrica e nell’adolescenza”.

Al San Luca esiste da tempo un servizio di cardiologia pediatrica che dal punto di vista operativo ha importanti collegamenti con i reparti di cardiologia e pediatria, grazie al lavoro e impegno svolto da anni dal responsabile del servizio di cardiologia pediatrica ambulatoriale dell’ospedale San Luca Andrea Azzarelli, cardiologo esperto con alta specialità dedicata, preziosa competenza e notevole esperienza.

“Al San Luca garantiamo da decenni tutte le funzioni di base della cardiologia pediatrica – commenta proprio Andrea Azzarelli, dirigente medico della cardiologia e principale ricercatore clinico dello studio – tra queste lo studio anche di cardiopatie complesse acquisite e non comuni come la sindrome di Kawasaky. Si tratta di una malattia infiammatoria su base infettiva che colpisce le coronarie dei bambini più spesso nella fascia di età compresa tra 3 mesi e 5 anni che ha colpito il nostro interesse scientifico per il  numero di casi osservati. Nel 25% dei casi questa malattia determina un danno della parete delle coronarie spesso responsabile di eventi gravi come l’infarto miocardico del bambino. La diagnosi clinica della sindrome di Kawasaki è difficile perché il quadro clinico è spesso molto eterogeno e insidioso con sintomi poco specifici tanto da indurre a pensare ad altre malattie infiammatorie”.

“L’ecocardiografia in questi casi è un esame fondamentale, non invasivo e ripetibile, che ci fornisce utili elementi per la diagnosi evidenziando la notevole dilatazione delle coronarie – prosegue Azzarelli -. Il nostro studio va oltre quanto ad oggi noto in letteratura,  perché propone un nuovo approccio ecocardiografico per lo studio delle coronarie dei bambini che standardizza oltre alla valutazione della dilatazione delle coronarie anche la stima del diametro esterno e lo spessore della parete. Due parametri  della nostra ricerca che si sono dimostrati importanti. Siamo stati i primi a dimostrare e divulgare con questo studio la loro importanza, prima mai descritti in letteratura ma che certamente avranno ricadute positive nella diagnosi precoce e nel monitoraggio della terapia di questa minacciosa patologia del bambino”.

Tutta la cardiologia del San Luca, dal pediatrico all’adulto, è divenuta dunque un centro di riferimento aziendale molto apprezzato, inserito nelle attività formativa e di ricerca, ma soprattutto di diagnosi e cura in ogni settore dell’assistenza cardiovascolare, inserito in un sistema di rete regionale collaborativo e inclusivo.