Confindustria Toscana Nord, in calo la produzione industriale nel terzo trimestre 2023

30 novembre 2023 | 12:31
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Confindustria Toscana Nord, in calo la produzione industriale nel terzo trimestre 2023

Il cartario conferma segnali di stabilizzazione, i settori della moda-calzaturiero, abbigliamento, tessile faticano a riagganciare i livelli pre-Covid

Nel terzo trimestre 2023 la produzione industriale dell’area Lucca-Pistoia-Prato è stata inferiore del -2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: questo il dato generale che emerge dalle rilevazioni del Centro studi di Confindustria Toscana Nord. Un andamento non sorprendente, analogo al dato nazionale ed anzi leggermente migliore di questo, considerato che nel terzo trimestre la produzione industriale italiana è diminuita del -4,1% rispetto allo stesso trimestre del 2023.

Riguardo al contesto nazionale, secondo le previsioni l’economia italiana crescerebbe nel 2023 in linea rispetto all’area dell’euro: valori bassi, inferiori al punto percentuale, dovuti agli alti livelli di inflazione e dei tassi di interesse, che deprimono sia la spesa delle famiglie che gli investimenti delle imprese.

Il dato medio delle tre province dell’area Confindustria Toscana Nord dipende da andamenti articolati a livello settoriale, e di conseguenza anche territoriale: si segnala in particolare la frenata del settore tessile, cui hanno fatto da contrappeso soltanto parziale la tenuta della carta-cartotecnica e le buone prestazioni della meccanica pistoiese.

I dati di Lucca

“Nel terzo trimestre 2023 la produzione industriale lucchese nel suo complesso è diminuita rispetto allo stesso periodo del 2022 del -1,8%, rimanendo comunque stabile, a quota +0,5%, rispetto al trimestre precedente del 2023 – aggiunge il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti – Fra i settori, il cartario conferma segnali di stabilizzazione, con -0,3% rispetto allo stesso trimestre del 2022 e +0,2%, in termini destagionalizzati, rispetto al trimestre precedente. È una prestazione molto buona, in un contesto nazionale in cui il settore nell’ultimo anno ha subito un crollo, e anche nel terz trimestre 2023 ha segnato -15,3% sullo stesso periodo 2022. Prosegue la crescita della produzione della nautica, che anche nel terzo trimestre 2023 aumenta di +2,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel settore elettromeccanico, che a Lucca comprende principalmente le macchine per l’industria cartaria, la produzione del periodo luglio-settembre 2023 è diminuita di un punto sul terzo trimestre 2022, ma migliorata di altrettanto rispetto al secondo trimestre 2023: in sostanza, un andamento molto regolare per un settore che a Lucca ha performance migliori rispetto al complesso dell’elettromeccanica nazionale. Diversa la prestazione dei prodotti in metallo e della metallurgia, che dopo un 2021 molto buono e un 2022 discreto segnano con -10,7% la terza flessione tendenziale consecutiva. Segno negativo lieve, -1,4%, anche per la chimica, plastica e farmaceutica e più consistente, a quota -6,6%, per il lapideo. I settori della moda – calzaturiero, abbigliamento, tessile – faticano complessivamente a riagganciare i livelli produttivi pre-Covid, fissando l’asticella della produzione a quota -0,8% rispetto al terzo trimestre 2022. In territorio negativo anche l’alimentare, ma il -4,3% del 3° trimestre 2023 è comunque un dato migliorativo rispetto a quanto avvenuto nel secondo trimestre 2023, che vide una caduta a due cifre: nel periodo luglio-settembre l’alimentare lucchese ha cambiato marcia e recupera un andamento più in linea con i buoni risultati degli ultimi anni. Quasi tutti i settori lucchesi formulano previsioni positive, in grado diverso da discrete a ottime, per gli ordinativi. Determinanti per il futuro saranno i fattori di contesto: occorre che i segnali di arretramento dell’inflazione siano accompagnati da miglioramenti anche sul fronte del credito, fondamentale per favorire gli investimenti delle imprese in decarbonizzazione, innovazione, digitalizzazione”.

Il commento di Tiziano Pieretti