Pensioni minime, Spi Cgil: “Lettere Inps per la restituzione di somme frutto di un errore”

1 dicembre 2023 | 16:02
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Pensioni minime, Spi Cgil: “Lettere Inps per la restituzione di somme frutto di un errore”

Le missive sarebbero state recapitate anche ad alcuni pensionati residenti in provincia di Lucca

Lo Spi Cgil della provincia di Lucca e il patronato Inca Cgil Lucca rassicurano quei pensionati che, negli scorsi giorni, dovessero aver ricevuto una comunicazione da parte dell’Inps per la restituzione di un presupposto indebito relativo a somme erroneamente corrisposte loro attraverso la pensione.

“Come si era già avuto modo di capire negli scorsi giorni – spiegano i sindacati in una nota -, tale comunicazione dell’Inps, che ha raggiunto i pensionati di 11 province in tutta Italia, comprese Lucca e Pistoia, è fin da subito apparsa come frutto di un probabile errore. Per tale motivo sindacati, patronati, ma anche lo stesso Inps avevano consigliato di osservare prudenza, e non pagare la somma richiesta almeno fino a che non ne fosse stata individuata l’origine, visto anche che non sarebbero state previste penali in ogni caso”.

“Non sappiamo se la comunicazione dell’Inps sia arrivata a tutti coloro che percepiscono la pensione minima nella nostra provincia o se solo alcuni siano stati raggiunti da questa comunicazione – spiega Cristina Moriconi, responsabile dell’Inca Cgil della provincia di Lucca –. Quello che è certo è che abbiamo ricevuto diverse centinaia di segnalazioni tra Spi ed Inca Cgil Lucca, ma abbiamo provveduto a rassicurarli, dicendo loro di non pagare fino a che non si fosse chiarita l’origine, e la validità, degli indebiti, come aveva consigliato anche l’Inps stesso”.

“L’ipotesi dell’errore di calcolo è infine stata confermata dallo stesso Inps – sostengono sindacato e patronato -. L’istituto ha infatti chiarito come per alcune pensioni minime si sia verificato un errore che aveva portato alla revoca dell’incremento di tali pensioni varato con la legge di bilancio 197/2022, con conseguente richiesta di restituzione di tale somma. Sarebbe infatti già stato avviato l’iter di verifiche a riguardo, al termine delle quali l’Inps provvederà al pagamento delle somme dovute come mensilità di dicembre e come tredicesima, oltre che le correzioni rispetto all’indebito notificato, che non dovrà quindi essere pagato. Per coloro che però dovessero averlo già saldato, sarà necessario effettuare una richiesta di ricostituzione della pensione per poter riavere indietro la somma versata. Bisognerà però in ogni caso attendere che il versamento arrivi effettivamente nelle disponibilità dell’Inps, che in seguito procederà alla restituzione di tali somme.  A partire da gennaio 2024, sarà inoltre possibile recarsi presso un patronato per verificare che tutta l’operazione sia andata a buon fine, e che non siano rimasti errori di sorta nel proprio cassetto pensionistico”.