Sciopero del terziario per il rinnovo del contratto, bus da Lucca per la manifestazione a Roma

Alla protesta aderiscono Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil sono pronte per mobilitarsi per lo sciopero che domani (22 dicembre) coinvolgerà i lavoratori del settore terziario, impegnati nella protesta per reclamare il rinnovo dei rispettivi contratti collettivi nazionali, scaduti ormai da anni, e il miglioramento degli stessi con nuove forme di tutela dei diritti dei lavoratori al passo con i tempi.
Le categorie sindacali della provincia di Lucca prenderanno parte alla manifestazione che si svolgerà a Roma, coinvolgendo i lavoratori delle regioni del centro Italia. Omologhe manifestazioni si terranno in contemporanea anche a Milano, Napoli, Palermo e Cagliari, in modo da consentire a tutti i lavoratori del Paese di potervi prendere parte e scendere in piazza.
Per arrivare fino a Roma, i tre maggiori sindacati metteranno a disposizione dei pullman anche dalla provincia di Lucca, in modo da agevolare la partecipazione agli interessati, che siano impiegati nel settore o semplici simpatizzanti.
“Al centro della protesta, come già detto – spiegano le sigle -, ben 15 contratti nazionali scaduti ed in attesa di rinnovo da un minimo di 2/3 anni ad un massimo di 4/5 anni, che sono applicati ad oltre 5 milioni di lavoratori. Vi è infatti l’urgenza di adeguare le retribuzioni del settore all’elevata inflazione che abbiamo sperimentato negli ultimi anni, ma anche di migliorare la tutela dei diritti dei lavoratori. Ne sono un esempio le richieste di miglioramento dei congedi per genitorialità, di una normativa sugli appalti che tuteli il rispetto dei contratti collettivi e della clausola sociale, la riduzione dei contratti precari, l’aggiornamento del sistema di classificazione delle mansioni, il miglioramento dell’agibilità sindacale attraverso le assemblee a distanza, il miglioramento delle norme antidiscriminazione e di quelle per l’abbattimento del gap di genere o l’implementazione (o il potenziamento) del sistema di welfare aziendale. Tutte richieste non solo lecite, ma doverose nei confronti dei lavoratori che operano in questi ambiti, che sono però state disattese fino ad ora dalle parti datoriali. Data l’importanza di questa tappa nella lotta per i diritti sul lavoro, le suddette categorie sindacali invitano anche quanti non siano direttamente collegati al settore terziario a prendere le parti di questi lavoratori, i cui diritti vengono ormai posti in secondo piano da anni. Per questo, oltre all’invito ad astenersi dal lavoro rivolto ai lavoratori di questi comparti, e quello a prendere parte alle manifestazioni che si svolgeranno, i sindacati esortano anche il resto della popolazione ad astenersi dal fare la spesa questo venerdì, in modo da dimostrare la propria solidarietà agli addetti del settore terziario”.