Geal, il sindaco: tenteremo la carta della proroga. E da Gaia arrivano garanzie



I vertici della società in commissione: “Disponibili a trovare accordi per tutelare sede e dipendenti”
Garantire il futuro dei lavoratori Geal e, se possibile, anche quello della società. Attraverso una proroga della scadenza della concessione: strada che, alla luce di alcuni pareri acquisiti dalla Holding, il Comune cercherà di percorrere. Lo ha detto anche il sindaco Mario Pardini, intervenendo questa mattina (18 gennaio) alla seduta della Commissione speciale sul servizio idrico, in cui si è parlato del futuro dell’acqua sul territorio di Lucca, in vista della scadenza dei termini del gestore Geal prevista per il 2025. L’amministrazione, attraverso le parole del primo cittadino, ha ribadito anche stamani l’intenzione di prolungare la concessione. Tuttavia, la strada non è ancora stata battuta da altri gestori del servizio idrico integrato in Italia e si preannuncia una battaglia non semplice.
Dal canto suo, Gaia, presente con i suoi vertici alla riunione, ha offerto garanzie per i lavoratori nel caso il servizio attualmente gestito da Geal a Lucca confluisse in questa società.
“Voglio ringraziare i vertici di Gaia per essere qui, non sono voluto mancare ad un impegno così importante – ha dichiarato Pardini -. Come amministrazione vogliamo valorizzare le nostre aziende partecipatee anche i loro lavoratori. Non ci sono posizioni precostituite se si dovrà arrivare ad una scelta sul nuovo gestore del servizio idrico a Lucca, verrà fatta in ottica aziendale, per ottenere il meglio per il nostro territorio. Ci affideremo a chi valorizzerà meglio la nostra azienda e le nostre risorse. L’acqua è di tutti, ma avendo sul nostro territorio questa ricchezza, vogliamo che sia anche valorizzata la nostra voce. Negli scenari che si configurano ci sono quadri in cui la nostra voce varia nel peso. Oggi comunque, facciamo parte di una Conferenza territoriale. Come amministrazione vorremmo proseguire la gestione con Geal. Sembra esserci la possibilità di un prolungamento della concessione di qualche tempo, ma poi si dovrà fare comunque una scelta. Se non facessimo niente, ovvero senza decisioni, entreremo in Gaia, così dicono i regolamenti”.
Alla seduta della commissione speciale sul servizio idrico hanno quindi partecipato anche i dirigenti di Gaia, il presidente Vincenzo Colle, il direttore generale, Paolo Peruzzi e la responsabile dell’area relazioni esterne, Viviana Ricci.





“Gaia è un gestore di servizio idrico integrato la cui compagine sociale è interamente pubblica – spiega il presidente Colle -. Al suo interno rientrano 45 comuni toscani, nelle province di Massa Carrara, Lucca e Pistoia, i cui principali detengono una quota azionaria che varia fino al 20 per cento.Gestisce il servizio idrico per 416mila persone su un territorio ampio e molto variegato che comprende le aree montane della Garfagnana e quelle costiere della Versilia, in particolare Massa e Viareggio”.
Il presidente tiene a specificare che la mission aziendale di Gaia non è quella legata alla logica del profitto.
“Il nostro modello di gestione – prosegue il presidente di Gaia -, si basa sull’efficienza degli investimenti, ridistribuendo i servizi ai nostri utenti. Per questo secondo un ottica di sostenibilità sociale abbiamo stanziato un fondo per il sostegno alle famiglie in difficoltà che ad oggi conta 6-7 milioni di euro e che va ad aggiungersi ai bonus regionali e nazionali. Negli ultimi 3 anni, inoltre, abbiamo istituito un nuovo meccanismo del fondo di investimenti, per finanziare nuovi investimenti che non peseranno sulle spese delle utenze. Nel bilancio del 2022 il fondo conta 7 milioni di euro”.
Importante per Gaia, secondo il suo presidente , sono gli investimenti sul territorio, che negli ultimi tre anni sono saliti dai 13 milioni del 2016, ai 43 milioni del 2022, per raggiungere la quota di 50 milioni nel 2023.
“Il percorso della società è evidente – aggiunge Colle -, naturalmente ci sono molte altre iniziative da portare avanti e da migliorare. I principali investimenti fatti da Gaia riguardano l‘estensione della rete fognaria, la ristrutturazione dei depuratori del territorio e la lotta alle perdite sulla rete idrica. Su quest’ultimo punto abbiamo in corso un investimento con fondi del Pnrr”.
“Gaia è un azienda dislocata sul territorio – assicura -, vogliamo rimanere vicino agli utenti con uffici e personale, senza tralasciare i comuni più periferici e le comunità montane. Abbiamo anche un call center interno alla gestione, a rispondere è un dipendete della società e questo è un grande punto di forza nel rapporto con i clienti”.
Per Gaia il 2018 e il 2019 sono stati anni importanti per ottenere il finanziamento strutturato per un programma di investimenti di 60 milioni di euro.
“Il finanziamento strutturato sarà essenziale – conclude Colle -, per raggiungere l’obiettivo di un piano di investimenti di 350 milioni di euro nel 2034”.
Le preoccupazioni maggiori della politica lucchese in caso di mancato prolungamento di Geal riguardano: il destino dei lavoratori della partecipata, gli investimenti sul territorio, le tariffe delle utenze. Lucca, nel caso confluisse in Gaia, sarebbe uno dei più importanti profili economici finanziari della società.
“C’è consapevolezza del fatto che la dimensione industriale possa fare migliorare l’organizzazione – spiega il direttore generale di Gaia, Paolo Peruzzi -. Inoltre ci permetterebbe di raggiungere investimenti maggiori, senza allentare il contatto con il territorio. Il nostro obiettivo è quello di andare a restituire agli utenti le spese della tariffa con il plusvalore. L’azienda pubblica non deve andare a pesare sui cittadini, con una logica di pareggio di bilancio si permette alla società di fare investimenti. Io vedo un futuro rafforzamento delle politiche di restituzione dell’utile di esercizio. L’aggregazione di altre realtà in Gaia ha portato miglioramenti per le utenze, specialmente per quelli che vivono in territori periferici come la Lunigiana e la Garfagnana”.
Il piano di investimenti di Gaia nasce e si sviluppa per risolvere le criticità dei vari territori.
“Il piano degli investimenti non viene deciso secondo una logica di territori con maggiori utenti o peso azionario – precisa il direttore generale di Gaia -. Gli investimenti si fanno dove vengono riscontrate delle criticità. Viene sviluppato un primo vaglio nelle varie sedi territoriali, poi si svolge un incontro con le amministrazioni per conoscere il loro punto di vista sugli interventi prioritari. Questi incontri sono un’occasione per vedere se le criticità rilevate da noi, sono rilevate anche dai Comuni locali. Tutto ciò, finisce nel Piano d’intervento che viene sottoposto all’autorità idrica e nel caso ratificato. Ogni anno si rende necessario un aggiornamento per i fatti fuori dall’ordinario. Questa è la nostra metodologia.”
Con il rischio di perdere la concessione della gestione del servizio idrico, i lavoratori di Geal sono molto preoccupati per il loro futuro.
“È tutto in divenire e tutto definibile – dice Peruzzi -, non è nulla di nuovo per noi, abbiamo già vissuto situazioni analoghe in passato, anche se di minori dimensioni. Però sono entrate in Gaia anche realtà come Massa e Carrara. L’aggregazione si può gestire con tanti strumenti e quelle che esprimete sono le solite preoccupazioni che hanno anche i nostri dipendenti. Ci sono comunque dei patti parasociali che si possono sottoscrivere per la dislocazione di uffici sul territorio. Tutto può essere oggetto di accordo. Il nostro obiettivo è chiaro, quello di rimanere sul territorio anche con le strutture tecniche amministrative già presenti”.
Geal attualmente ha tariffe medie per gli utenti più basse rispetto a Gaia, anche questa cosa è fonte di preoccupazione per la cittadinanza.
“Nel 2025 le tariffe di Gaia e di Geal saranno molto vicine, per una differenza di 20 centesimi di valore medio – dice Paolo Peruzzi -. La differenza quindi è minima e quando avvengono queste aggregazioni, non c’è un impatto immediato per chi aveva tariffe più basse, perché viene istituito un bacino tariffario. In questo caso, il bacino tariffario per il Comune di Lucca potrebbe prevedere la tariffa esistente prima della gara. E’ vero che esiste questa differenza di tariffe, ma i mezzi che noi mettiamo a disposizione sono un vantaggio che il Comune di Lucca potrà sfruttare, come il fondo per le utenze disagiate”.
Altro fondamentale punto sono le perdite sul condotto idrico, Geal può vantere una perdita che si attesta intorno al 26 per cento. Un dato molto buono che emerge anche a livello nazionale.
“Gaia gestisce un territorio ampio le cui situazioni delle reti idriche sono molto differenti. Ad esempio, le perdite nel Comune di Viareggio si avvicinano a quelle di Lucca, sono del 30-31 per cento. In altre altre realtà le cose sono peggiori e mediamente le perdite sono intorno al 50 per cento a Massa e Carrara, Camaiore e Pietrasanta hanno anche loro perdite importanti. Però Gaia ha intenzione di ovviare a questo problema ed ha ottenuto 30 milioni dal Pnrr, destinati alla riduzione delle perdite nella rete idrica. Noi pensiamo che si possa ottenere una riduzione del 3-4 per cento di perdite ogni anno, per arrivare intorno a 30-34 per cento nel 2034”.
Nelle prossime sedute della Commissione speciale sul servizio idrico, verranno invitati a partecipare le società Aqua Spa, Multiutility, i comitati, il sindaco di Pisa e il consigliere Ciccio Auletta che ha presentato la mozione in consiglio comunale a Pisa, che esprime la totale contrarietà a qualsiasi ipotesi di quotazione in borsa della società che gestisce il servizio idrico e al progetto di Multiutility, approvata all’unanimità con la sola astensione di Fratelli D’Italia.