Lucca, quasi 40mila assunzioni programmate nel 2023 ma la maggior parte con contratti a termine

I dati della Camera di Commercio. Crescono le difficoltà delle aziende a trovare i profili ricercati
La domanda di lavoro nel 2023 è risultata in forte crescita rispetto al 2022 nei territori della Toscana Nord-Ovest (Lucca, Massa-Carrara e Pisa), registrando oltre 91 mila assunzioni, pari ad un incremento di oltre 10mila unità rispetto al 2022. Questo quanto emerge dai dati del sistema informativo Excelsior, indagine nazionale che fornisce dati su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con Anpal in collaborazione con la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e l’Istituto Studi e Ricerche – Isr su di un campione di quasi 7.500 imprese con dipendenti delle tre province.
Nel 2023 le imprese lucchesi hanno programmato l’ingresso di quasi 40 mila lavoratori, un valore in sensibile incremento (+5.440 unità; +16%), quelle di Massa-Carrara oltre 15 mila ingressi programmati (dato in aumento del +11%, +1.490 unità), e quelle di Pisa oltre 36 mila assunzioni nell’anno mettendo a segno un +11% (+3.660 unità) rispetto al 2022. Resta la difficoltà delle aziende nel reperire i profili desiderati a causa soprattutto della mancanza di candidati disponibili.
Dall’indagine condotta si segnala la tendenza ad assumere personale dotato di sempre maggiori competenze “trasversali”, ovvero quelle che riguardano le capacità comportamentali e relazionali legate alla personalità dei candidati. Altre competenze che si confermano particolarmente richieste sono quelle legate alla tecnologia, alla sostenibilità ambientale e comunicative. Una tendenza che affianca anche la crescita degli investimenti per l’adozione di nuove tecnologie registrata da parte dele imprese. In particolare gli investimenti sono indirizzati a migliorare i propri modelli di business, ma anche l’aspetto tecnologico e l’organizzazione.
“I dati del 2023 – afferma il presidente della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, Valter Tamburini – mostrano un deciso incremento della domanda di lavoro al quale però si affianca un forte aumento delle difficoltà nel reperire i profili desiderati. Inoltre le imprese stanno sempre più orientando la ricerca di competenze trasversali, tecnologiche e green per i nuovi assunti, rispecchiando l’urgente necessità di adattarsi alle trasformazioni in atto. Per ridurre il gap domanda-offerta di lavoro la Camera di commercio offre alle scuole delle tre province una serie di percorsi gratuiti per sviluppare le competenze trasversali attraverso strumenti pratici pensati per far comprendere ai ragazzi le proprie attitudini con l’obiettivo di diffondere la cultura d’impresa e rompere il muro di diffidenza tra scuola e lavoro. Sul sito internet della Camera è disponibile il catalogo delle attività in programma per l’anno scolastico 2023/2024”.
La domanda di lavoro nel 2023 in provincia di Lucca
Le imprese lucchesi con dipendenti nel corso del 2023 hanno programmato di assumere quasi 40 mila lavoratori, un valore in sensibile incremento (+5.440 unità; +16%) rispetto all’anno precedente, quando si era rilevato un aumento leggermente inferiore (+4.410 unità).
Alla crescita della domanda di lavoro si affianca però una maggiore difficoltà delle imprese nel reperire i profili desiderati, che nel 2023 interessa il 46% delle entrate programmate, un valore in crescita dal 40% medio del periodo 2018-22. Tra i motivi dichiarati dalle imprese il più indicato è la mancanza di candidati disponibili all’inserimento in azienda (29%), salito di sei punti percentuali rispetto al precedente quinquennio, mentre l’inadeguatezza delle competenze possedute dai candidati rispetto a quelle attese dalle aziende si ferma al 13% delle entrate programmate, in calo di un punto percentuale.
Tra i canali di selezione utilizzati dalle imprese prevalgono quelli legati alla conoscenza diretta dei candidati (quasi un’impresa su due) oppure alla segnalazione di conoscenti, amici e parenti (35%), mentre la selezione tramite i curricula vitae inviati all’impresa si ferma a un caso su tre (33%). Seguono con percentuali significativamente minori l’utilizzo dei Centri per l’Impiego (15%), gli annunci su internet (10%) e le agenzie per il lavoro utilizzate da otto imprese su cento.
Nell’anno 2023 l’87% dei contratti proposti dalle imprese lucchesi è stato alle dipendenze, a tempo indeterminato (15%), determinato (60%) o con altre forme (12%), mentre per il rimanente 13% delle entrate sono stati proposti rapporti non alle dipendenze, in somministrazione (7%) o con altri contratti (6%).
Le imprese lucchesi nel corso del 2023 hanno riservato ai giovani con meno di 30 anni il 33% dei posti, un valore in aumento di tre punti rispetto all’anno precedente.
Cresce ancora a Lucca la quota di personale con competenze specifiche
Alla crescita della domanda di lavoro si affianca la tendenza ad assumere personale dotato di sempre maggiori competenze.
In particolare, sono sempre più richieste dalle aziende le cosiddette competenze “trasversali”, ovvero quelle che riguardano le capacità comportamentali e relazionali legate alla personalità dei candidati, come le capacità di lavorare in gruppo, il problem solving, la flessibilità e l’adattamento.
Le competenze/capacità trasversali che le imprese ricercano nei candidati e considerano di “elevata importanza” sono la flessibilità e l’adattamento (considerate molto importanti per il 65% delle assunzioni) e la capacità di lavorare di gruppo (56%). Le aziende lucchesi apprezzano molto anche l’autonomia (43%) e le capacità di problem solving (40%).
Aumenta, rispetto al periodo 2018-22, anche la richiesta di competenze legate alle nuove tecnologie e a quelle “green”. Tra le competenze/capacità tecnologiche ritenute importanti assumono rilievo l’utilizzo di competenze digitali (richieste al 20% degli assunti), di linguaggi e metodi matematici e informatici (16%) e il saper applicare tecnologie “4.0” per innovare i processi aziendali (13%). Particolare attenzione viene posta anche alle competenze green, con il saper applicare soluzioni di risparmio energetico e sostenibilità ambientale ritenuta importante nel 45% dei casi e in aumento di sei punti percentuali rispetto alla media 2018-22.
Stabile invece la richiesta di competenze comunicative, con la capacità di comunicare in italiano le informazioni dell’impresa ritenuta importante per il 35% degli assunti e in lingue straniere per il 16%.
Crescono le imprese lucchesi che hanno investito in tecnologie digitali
Nel 2023 si accentua il processo di sviluppo digitale delle imprese lucchesi, con una decisa crescita degli investimenti per l’adozione di nuove tecnologie. Quasi tutte le voci di investimento rilevate hanno infatti evidenziato un incremento della quota di imprese che vi ha fatto ricorso nel 2023 rispetto alla media del periodo 2018-22.
In particolare, in provincia di Lucca, nell’ultimo anno le imprese hanno incrementato significativamente gli investimenti in tecnologie digitali per migliorare i propri modelli di business: la quota di aziende che ha investito in strumenti di digital marketing è salita al 37% nel 2023 (12 punti percentuali in più rispetto al quinquennio 2018-22), mentre le imprese che hanno investito in analisi dei comportamenti e dei bisogni dei clienti per la personalizzazione dei servizi offerti è passata dal 33% al 40%. Anche l’utilizzo dei Big data per l’analisi dei mercati ha segnato un aumento di otto punti percentuali portandosi al 23%.
Sotto l’aspetto tecnologico restano di elevata importanza gli investimenti in connessioni ad alta velocità, cloud, mobile e big data analytics, effettuati dal 36% delle imprese (+5 punti percentuali rispetto alla media 2018-22), nella sicurezza informatica (35%; +6 pp), in strumenti software 4.0 per l’acquisizione e la gestione di dati (34%; +2 pp), in IoT (Internet delle cose: 25%, +2 pp), ma anche nelle tecnologie di realtà aumentata e virtuale (14%; +2 pp). Si ferma al 19% la quota di imprese che ha investito in robotica avanzata (stampa 3D, robot interconnessi e programmabili) in lievissima diminuzione rispetto al 20% medio del quinquennio 2018-22.
Con riferimento al modello organizzativo aziendale, risulta elevata e in forte crescita la quota di imprese che ha effettuato investimenti importanti nel potenziamento dell’area amministrativo/gestionale e giuridico/normativa a seguito della trasformazione digitale (34%; +12 punti percentuali), nell’adozione di sistemi di rilevazione continua e analisi delle “performance” (34%; +8 pp), nell’adozione di sistemi gestionali evoluti per favorire integrazione e collaborazione (33%; +9 pp) e nell’adozione di nuove regole per la sicurezza sanitaria dei lavoratori (31%; +2 pp).
In lieve diminuzione a Lucca la quota di investimenti in tecnologie “green”
Nel 2023 solo un’impresa lucchese su quattro (25%) ha investito in prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico e/o minor impatto ambientale, un valore al disotto della media del periodo 2018-22 (29%). Il dato risente probabilmente anche dei consistenti investimenti effettuati negli scorsi anni nell’ambito dei piani di incentivazione previsti dalla normativa e per far fronte alla crisi energetica del 2022.
Nel comparto industriale l’attenzione agli investimenti ambientali resta più elevata: un’impresa su tre ha infatti effettuato investimenti green (34%, in calo tuttavia dal 38% del 2018-22) per il contenimento dei consumi energetici e dell’impatto ambientale delle lavorazioni, fattori che risultano particolarmente importanti e strategici per le imprese energivore del territorio, soprattutto il cartario. All’interno del comparto, le costruzioni mostrano valori sopra la media, con il 42% delle imprese che ha dichiarato di aver effettuato investimenti green nel 2023 (44% nella media 2018-22). Anche in questo caso gli investimenti sono stati probabilmente stimolati dalla normativa incentivante del periodo.
Nei servizi la quota di imprese che nel 2023 hanno investito in prodotti e tecnologie green risulta inferiore, scendendo al 22% dal 25% del periodo precedente.