Covid e obitorio, l’Asl dopo le polemiche: “Stiamo lavorando per aggiornare i protocolli”

L’Azienda sanitaria torna a parlare dopo il caso del “cadavere esposto nudo e in un sacco”
Sono in corso di aggiornamento i rigidi protocolli elaborati e diffusi dall’Azienda Usl Toscana nord ovest durante la fase emergenziale della pandemia. A sollevare la questione era stata, nei giorni scorsi, la segnalazione dei familiari di una persona defunta a seguito di una lunga malattia e per Covid, che avevano denunciato di aver visto il cadavere del parente “esposto nudo e in un sacco” all’obitorio di Lucca.
“Come preannunciato in una precedente comunicazione – spiegano dall’azienda sanitaria – abbiamo effettuato un approfondimento sulla questione della vestizione dei defunti Covid positivi, a seguito della segnalazione di un’utente. Si ribadisce che l’Asl non dispone di un servizio funebre di preparazione dei defunti alle esequie ma che questo, in tempi normali, è un compito delle imprese funebri liberamente scelte dalle famiglie. Durante tutta la fase emergenziale della pandemia, però, i protocolli elaborati e diffusi dall’Azienda Usl Toscana nord ovest non consentivano in effetti la vestizione e l’esposizione del defunto Covid. Questo in base alle normative nazionali, finalizzate a prevenire la diffusione virale. Non è stata quindi una scelta delle agenzie funebri quella di non procedere alla vestizione nei casi di conclamata positività. Allo stato attuale questi protocolli, molto restrittivi, sono in corso di aggiornamento, visto il miglioramento della curva epidemiologica. L’Azienda è infatti in stretto contatto con i livelli nazionali e regionali, in attesa di nuove disposizioni in materia”.