Poste, la mobilitazione passa anche da Lucca: “No alla svendita e alla privatizzazione”

20 febbraio 2024 | 15:28
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Poste, la mobilitazione passa anche da Lucca: “No alla svendita e alla privatizzazione”

La segretaria della Uilposte si fa portavoce del malcontento dei dipendenti a livello provinciale: “Scenderemo in piazza per chiedere un confronto con il governo”

“Non abbiamo avuto risposte o certezze dai vertici di Poste Italiane sul futuro della società e su quelli che potrebbero essere gli esiti della privatizzazione di ulteriori quote da parte dello Stato. I lavoratori hanno bisogno di garanzie, i sindacati hanno la necessità di confrontarsi sulle strategie e sulle politiche, industriali e occupazionali. Non possiamo accontentarci delle veline a scelte fatte”.

La segretaria della Uilposte di Lucca si fa portavoce del malcontento dei dipendenti a livello provinciale a pochi giorni di distanza dal primo vertice che ha messo di fronte i sindacati di categoria nazionali con i rappresentanti del governo, dopo che si è palesata la volontà di una ulteriore privatizzazione di Poste Italiane.

“Nessuno pensi che lavorare in poste significhi già oggi massime tutele. Il ricorso ai contratti a termine, al part time, alle gare al ribasso negli appalti è sempre più una costante della gestione e tutto ciò si ripercuote sull’utenza e sui cittadini: le proteste per i ritardi o le mancate consegne sono ormai all’ordine del giorno ma certo non dipende dai lavoratori che danno il massimo con quello che hanno a disposizione, compreso il tempo. Il nostro timore – continua Paganelli – è che con la vendita di ulteriori quote, i tagli al servizio non potranno che aumentare e a rimetterci saranno i più deboli: anziani, disabili,  persone in difficoltà, che trovano nell’ufficio postale o nel portalettere un punto di riferimento dello Stato. Non dobbiamo dimenticare i tagli drastici agli sportelli nei paesi e nelle frazioni, anche montane, che abbiamo visto in questi anni. Sarebbe ancora peggio. No quindi alla svendita di Poste Italiane e con il governo serve un confronto a carte scoperte. Saremo nelle piazze d’Italia, anche in provincia di Lucca a informare i cittadini e chiediamo a tutti di partecipare, perché Poste è e deve restare un punto di riferimento costante per la popolazione tutta”.