Acque spa, il presidente Millozzi: “Nostro punto di forza gli investimenti sul territorio”




I vertici della società sfilano alla commissione sul futuro di Geal. L’amministratore delegato della Spa: “L’azienda investe circa 100 milioni l’anno e negli ultimi 21 anni gli investimenti ammontano ad 1 miliardo e 200 mila euro”
Prosegue il lavoro della commissione speciale sul futuro del servizio idrico: nella seduta di oggi (29 febbraio), nella sala biblioteca di Palazzo Santini, sono stati convocati i vertici di Acque spa, il neo presidente Simone Millozzi e l’amministratore delegato Fabio Trolese. Entrambi hanno sottolineato la quantità di investimenti effettuati dalla società, sui 100 milioni di euro l’anno e 1 miliardo e 200 milioni investiti negli ultimi 21 anni.
La Commissione, come è stato più volte ribadito dal sindaco Mario Pardini e dal presidente di Commissione, Stefano Pierini, ha l’obiettivo di individuare un percorso di rinnovo della concessione a Geal, e, contemporaneamente, quello di individuare un percorso alternativo sulla gestione idrica nel caso non fosse possibile rinnovo. In questo percorso prioritario dovranno essere – è stato ribadito – la salvaguardia dei dipendenti della partecipata, la tutela degli investimenti che ricadranno sul territorio, il mantenimento di tariffe basse per le utenze e mantenere una presenza costante del nuovo gestore sul territorio lucchese.
Tra i tanti attori che gestiscono il servizio idrico in Toscana, Acque spa si occupa di territori attigui a quello di Lucca, come la provincia di Pisa e tutta l’area di Capannori. Il percorso naturale vedrebbe invece Lucca confluire in Gaia, ma esiste anche la possibilità, seppur più complicata, di poter scegliere Acque spa.
“Voglio prima di tutto ringraziare per l’invito e il lavoro importante che sta svolgendo, tutta la commissione – dice il presidente di Acque spa, Simone Millozzi -. Da poche settimane sono stato eletto presidente dell’azienda. Acque spa è una società mista, di pubblica partecipazione per il 55 per cento e il 45 per cento è detenuto dal socio privato. I soci pubblici rappresentano cinque aree, più due comuni, che partecipano nell’azienda tramite le proprie società. Il nostro ambito di gestione si rivolge a cinque provincie, Firenze, Lucca, Siena, Pisa e Pistoia e il servizio copre 55 comuni, per una popolazione di circa 800mila abitanti, per 330mila utenze servite. Tra le società pubbliche che hanno più peso all’interno della società troviamo Cerbaie spa 16,6 per cento, la Valdinievole con il 19 per cento e Gea spa di Pisa per il 12,3 per cento, la Piana di Lucca per il 5,04 per cento con Aquapur. Nella compagine privata, capofila è Acea con oltre il 76 per cento. Abbiamo anche aziende partecipate come Ingegnerie Toscane srl, che si occupa di progettazione, direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza e molto altro”.
“Gli investimenti sono il fiore all’occhiello di Acque spa – prosegue il presidente -, si parla di circa 100 milioni all’anno per 1 miliardo e 200 milioni negli ultimi 21 anni. E’ stata una scelta positiva inserire dipendenti di Acque nella partecipata che gestisce i call center, per dare una risposta pronta alle necessità dei territori. Un impatto importante è poi quello sulle tariffe, la nostra tariffa è tra le più alte in Toscana, è vero. Sappiamo anche che è un aspetto sensibile per le comunità e sappiamo che questo può essere un sacrificio, ma si tratta di un sacrificio fatto a fronte della mole importante di investimenti. Infatti, metà delle spese delle bollette vanno negli investimenti, con un ritorno notevole per i territori. Siamo passati da perdite idriche intorno al 43 per cento fino al 35-36 per cento. Altro dato importante per l’azienda è che ogni anno fa utile e ha scelto di non ridistribuire i dividendi con i soci, ma di tenerli da parte per investimenti futuri. È stato accumulato un tesoro di 28-30 milioni di euro quest’anno abbiamo investito sui territori 107 milioni di euro. Un tema politico importante è la scadenza di molte concessione che porterà per forza ad una diminuzione di investimenti. Noi vogliamo invece proseguire ed incrementare gli investimenti e proprio per questo abbiamo accantonato le risorse in vista del futuro. Bisogna programmare e pianificare prima della scadenza concessioni”.






“Un’azienda solida e importante – ha detto l’amministratore delegato di Acque spa, Fabio Trolese -, che fa molti investimenti e che ha una grande mole di attività. Quest’anno lavoriamo per la parità di genere e contro la violenza sulle donne, non abbiamo diminuito i dipendenti e ad oggi ne abbiamo 600 e puntiamo sul lavoro in smart working dall’emergenza Covid. Naturalmente dallo smart working sono esclusi operai e tecnici. La parte economica conta circa 30 milioni di utile, negli ultimi ne facciamo meno per i maggiori investimenti, inoltre il 90 per cento di utili è rimasto in società. Questo ci consente di non essere in balia dei finanziatori. I soci credono nella società e siamo competitivi finanziariamente”.
Acque svolge anche attività di sostenibilità ambientale per raggiungere gli obiettivi green, con investimenti su depuratori e anche energie rinnovabili, fotovoltaico e centraline idroelettriche. Tante anche le attività svolte all’interno delle scuole.
“Acque spa è una macchina da investimento – conclude l’amministratore delegato -, tra le prime in Italia e con numeri impressionanti anche a livello europeo”.
La falda lucchese fornisce ad Acque una componente non trascurabile di fornitura idrica che finisce sul sistema pisano, ma provengono dal bacino del Serchio. Naturalmente questo servizio è retribuito a Geal, attualmente gestore idrico del Comune di Lucca. Quale sarà il rapporto con Acque dopo il 2025? E in caso di ingresso in Gaia?
“Oggi il rapporto fra Geal e Acque spa è ottimo – dice l’amministratore delegato di Acque spa, Fabio Trolese -. Cosa succederà dopo? Già in questi anni le richieste a Geal sono diminuite e lavoriamo in prospettiva di averne sempre meno bisogno. Un percorso che porti ad entrare in Gaia, potrebbe complicare le cose perché si tratta di due ambiti diversi. In futuro il rapporto potrebbe comunque venire meno grazie agli investimenti di Acque nel sistema fognario di Capannori”.
A concludere la seduta della Commissione sul futuro del servizio idrico è il presidente Stefano Pierini: “Voglio ricordare che esiste anche una proposta presentata dal gruppo consiliare della Lega in Regione, per ridefinire i sub ambiti su base provinciale. In questo modo sarebbe possibile rinnovare la concessione a Geal e questa sarebbe una vittoria per tutti, dato che a mio avviso si va verso le stesse dichiarazioni del presidente della Provincia Lucca”.