Lapideo, i sindacati: “Preoccupa l’ipotesi di tagli occupazionali”

15 marzo 2024 | 11:25
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Lapideo, i sindacati: “Preoccupa l’ipotesi di tagli occupazionali”

Feneal e Uil: “Attivare ogni strumento possibile per salvaguardare le rappresentanze”

Daniele Battistini, segretario generale FenealUil Toscana, e Franco Borghini, segretario generale Uil Area Nord Toscana, esprimono grande preoccupazione in merito al settore lapideo: “Sentiamo parlare di possibili tagli occupazionali per il settore lapideo, sono affermazioni che da un punto di vista sindacale ci preoccupano e non poco – affermano -. La discussione in atto è troppo importante, per questo non accettiamo di essere oggetto del solito ricatto occupazionale, piuttosto riteniamo utile approfondire le possibili soluzioni percorribili per individuare un punto di equilibrio comune.  Riteniamo che il settore lapideo abbia per la nostra Provincia un ruolo strategico e fondamentale, punto fermo di un’economia territoriale che nel corso degli anni ha cercato di stare sul mercato con tutte le difficoltà del caso. Oggi più che mai dobbiamo cercare con ogni strumento di salvaguardare le attuali maestranze e creare nuova e migliore occupazione. Al centro delle priorità c’è sicuramente il rispetto della legge 35, una legge che, piaccia o non piaccia, è presente e che non sembra, almeno per il momento, oggetto di modifica. I principi ispiratori di quella normativa furono chiari e precisi: aumentare l’occupazione sul nostro territorio e conciliare l’escavazione e la lavorazione in loco con il pieno e corretto rispetto dell’ambiente. Riteniamo questi principi fondamentali per provare ad implementare un tessuto occupazionale che oggi rappresenta gran parte dell’economia di questa Provincia. Leggiamo riflessioni molto approfondite sugli aspetti tecnici della legge, come se l’aspetto tecnico di questa discussione fosse più importante del risultato finale”.

“Alcune affermazioni trasmettono preoccupazione e forte insicurezza ai lavoratori impiegati nel settore e alle loro famiglie, per questo serve chiarezza – insistono i sindacalisti -. Le nostre Organizzazioni, come già ribadito in più occasioni, non sono in alcun modo disponibili a mettere in discussione anche un solo posto di lavoro di quelli attuali, piuttosto crediamo convintamente che si debba perseguire un forte incremento occupazionale, nel rispetto della legge, dell’ambiente e della normativa inerente la sicurezza sui luoghi di lavoro. I risultati che sono stati raggiunti nel corso di questi anni sono frutto del sudore e della lotta dei lavoratori, a partire dal contratto integrativo provinciale, grande testimonianza del valore di questo territorio. Ci rendiamo disponibili ad ulteriori confronti ed approfondimenti su quello che potrebbe essere l’impatto delle azioni messe in campo, perché crediamo che gli aspetti sociali ed occupazionali di questa vicenda pesino molto di più degli aspetti tecnici.  Negli incontri che sono stati fatti l’amministrazione comunale si è resa sempre disponibile a fare sintesi tra le varie posizioni; riteniamo che non sia il momento di uno “scontro” tutti contro tutti,  ma che si debba, con senso di responsabilità, lavorare  per trovare un punto comune a garanzia di tutti, in primis dei lavoratori. Il comune, insieme alla Regione, deve essere centro di sintesi e di discussione per risolvere queste preoccupazioni, e deve essere chiaro che Feneal e Uil stanno dalla parte del lavoro, dei lavoratori e delle loro tutele.  Non amiamo spot o slogan sui giornali, preferiamo dedicare le nostre forze ad una concertazione sana e costruttiva tra le parti in causa, sapendo che per noi prima vengono i lavoratori e la loro sicurezza, occupazionale e lavorativa. Fare questo vuol dire salvaguardare quanto di buono fatto fino ad oggi, con la convinzione che si possa e si debba fare sempre di più per questo importantissimo settore, cuore pulsante dell’economia provinciale”.

In merito all’ennesimo incidente che si è verificato sul posto di lavoro questa mattina in un’azienda del marmo a Carrara, Battistini e Borghini ribadiscono quanto espresso poche ore fa: “Ennesima dimostrazione che la sicurezza sui luoghi di lavoro non può e non deve essere affrontata solo quando accade un incidente. Non può e non deve essere uno “slogan” del momento, non può e non deve lasciare indifferente l’intera comunità perché è proprio da lì che passa un pezzo di dignità del mondo del lavoro e del nostro Paese”.