Federdistribuzione, slitta la firma del contratto. Proclamato lo sciopero

29 marzo 2024 | 15:22
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Federdistribuzione, slitta la firma del contratto. Proclamato lo sciopero

Domani (30 marzo) previsti l’astensione dal lavoro per l’intero turno giornaliero e flash mob dalle 10 alle 12 al Carrefour di Lucca e all’Esselunga di Porcari

“Prosegue la reticenza di Federdistribuzione a firmare un nuovo contratto nazionale del lavoro per il settore della distribuzione moderna organizzata, nonostante l’ultimo rinnovo sia arrivato ormai 51 mesi fa, nel 2018, e solo dopo 45 mesi dalla firma del rinnovo del Ccnl Tds Confcommercio, avvenuto nel 2015. Un ritardo che, per i dipendenti delle aziende rappresentate da Federdistribuzione, si tradusse in una secca perdita di potere di acquisto. E la stessa situazione rischia oggi di ripetersi in un contesto in cui, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad un aumento vertiginoso del costo della vita, legato ad un’inflazione galoppante”.

Così in una nota Filcams Cgil Lucca, Fisascat Toscana Nord e Uiltucs Area Lucca, che affermano: “Dopo una lunga e snervante trattativa con Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che ha portato ad un tavolo di trattativa non stop iniziato alle 14,30 di martedì scorso (26 marzo) e conclusasi attorno alle 8 del giorno seguente (27 marzo), Federdistribuzione ha infine calato la maschera, dimostrando di non avere intenzione di lavorare realmente al rinnovo del contratto nazionale per via delle assurde richieste presentate alle organizzazioni sindacali. Quanto richiesto dall’associazione datoriale avrebbe infatti significativamente sabotato diritti e garanzie attualmente presenti nel Ccnl della distribuzione commerciale, conquistati al costo di sacrifici e lotte portate avanti negli ultimi decenni”.

“Le richieste di Federdistribuzione – prosegue la nota – includevano infatti: l’introduzione di una flessibilità incontrollata e generalizzata con contratti a termine di durata indeterminata (oltre i 24 mesi); lo smembramento del sistema di classificazione del personale con l’attribuzione dell’addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita a mansioni inferiori quali il pulimento di aree di vendita e servizi (come illegittimamente fanno alcune aziende associate a Federdistribuzione); l’azzeramento di ogni dignità professionale con il sotto inquadramento di chi ha la responsabilità di interi format commerciali complessi; la creazione di una ‘nuova’ mansione adibita alla movimentazione delle merci, trascinandola verso il quinto livello e svuotando l’attuale previsione al quarto livello, al solo fine di far risparmiare le imprese sulla pelle dei lavoratori”.

“Lo schema negoziale proposto da Federdistribuzione punta quindi nuovamente a mortificare il rinnovo contrattuale – prosegue la nota -. In cambio di un aumento salariale, che non è però stato chiaramente definito nel corso delle 17 ore al tavolo di negoziazione, sarebbe dovuto arrivare un peggioramento della parte normativa, prevedendo una precarizzazione dei lavoratori attraverso un sistema derogatorio della legge e proponendo l’umiliazione della professionalità dei lavoratori attraverso un abbassamento dei livelli di inquadramento”.

“Le lavoratrici ed i lavoratori – dicono Massimo Dinelli di Filcams Cgil, Simone Pialli della Fisascat Toscana Nord e Roberto Pacini della Uiltucs – sono delusi e stanchi dell’atteggiamento dei loro datori di lavoro, colpevoli di non voler riconoscere un doveroso e giusto incremento salariale, senza però che questo venga scambiato con il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro e soprattutto che continui a precarizzare un settore già fortemente precario che vede nella forza lavoro il 65 per cento di donne che di tutto avrebbero bisogno, tranne che insicurezze normative e salariali”.

Proclamato quindi lo sciopero di tutto il personale dipendente dalle imprese che applicano il contratto nazionale della distribuzione moderna organizzata – Federdistribuzione per domani (30 marzo), che sarà attuato mediante l’astensione dal lavoro per l’intero turno giornaliero. Nel corso della giornata di mobilitazione si realizzeranno dei flash mob dalle 10 alle 12 al Carrefour di Lucca e l’Esselunga di Porcari.

“Altra storia invece – concludono Filcams Cgil Lucca, Fisascat Toscana Nord e Uiltucs Area Lucca – per quanto riguarda il Ccnl con l’associazione datoriale della distribuzione cooperativa, con la quale è stato raggiunto l’accordo per il rinnovo contrattuale proprio nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29 marzo lasciando così Federdistribuzione l’unica associazione datoriale del settore a non aver ancora rinnovato il Ccnl dei propri lavoratori. Gli aumenti, in linea con i rinnovi dei Ccnl del settore stipulati con Confcommercio, avranno un valore complessivo a livello di massa salariale poco inferiore a 7.200 euro. Oltre ad una tantum da 350 euro, divisa in due tranche da 200 euro ad aprile 2024 e 150 euro ad aprile 2025, e ad un aumento di 3 euro per l’assistenza sanitaria, ci sarà anche un aumento salariale da 240 euro complessivi, divisi in scaglioni che si susseguiranno per tutta la durata del nuovo contratto. All’aumento di 30 euro stabilito ad aprile dello scorso anno, seguiranno aumenti da 70 euro nel prossimo aprile, 30 euro ad aprile 2025, 35 euro a novembre 2025, 35 euro ad aprile 2026 e 40 euro a marzo 2027. Inoltre, sono state apportate migliorie ai seguenti aspetti della parte normativa: regolamentazione franchising, pari opportunità, congedi ulteriori per la genitorialità, congedi per donne vittime di violenza, miglioramento della disciplina piccole cooperative, normato il tempo determinato, incremento sanità integrativa, alzata indennità clausole elastiche”.