L'astensione dal lavoro |
in Azienda
/
ZZ 1 - Newsletter
/

Giovedì lo sciopero per la sicurezza: presidio davanti alla prefettura

9 aprile 2024 | 11:39
Share0
Giovedì lo sciopero per la sicurezza: presidio davanti alla prefettura

Cgil Lucca e Uil Toscana Nord in piazza in occasione della mobilitazione nazionale: stop per 4 ore, 8 nel settore edile

Anche Cgil Lucca e Uil Toscana Nord si preparano a prendere parte alla mobilitazione che questo giovedì (11 aprile) si svolgerà in occasione dello sciopero generale nazionale indetto per quattro ore da Cgil e Uil, ad eccezione che nel settore edile, dove avrà invece una durata di otto ore. 

Al centro delle rivendicazioni dei sindacati vi è infatti il tema della sicurezza sul lavoro, con la richiesta che l’offerta di condizioni di lavoro sicure diventi una prerogativa necessaria per poter svolgere attività d’impresa. “Per poter ambire all’obbiettivo di zero morti sul lavoro – dicono i sindacati – sarà necessario superare le leggi che hanno frammentato e precarizzato il lavoro, oltre a fermare il sistema di subappalti a cascata con disparità di trattamento tra i diversi lavoratori di un medesimo appalto. Occorre inoltre rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione, con più assunzioni nell’ispettorato del lavoro e nelle aziende sanitarie locali, introducendo al contempo una patente a punti per le imprese. Imprese che devono offrire a tutti i lavoratori una formazione adeguata perché possano svolgere il loro lavoro in sicurezza, nonché la possibilità di far eleggere loro i rispettivi Rls. Inoltre, per offrire una vera parità di trattamento e di diritti, le stesse aziende dovrebbero applicare solo i contratti nazionali firmati dalle sigle sindacali più importanti, in modo da assicurarsi che le condizioni di lavoro siano stabilite nell’interesse dei lavoratori. Argomenti particolarmente sentiti questi nella provincia di Lucca, visto che, come dimostrano i dati, si tratta della seconda in Toscana, dietro solo alla provincia di Firenze, per il numero di infortuni sul lavoro”.

L’altra grande ragione di questo sciopero riguarda le scelte del governo – proseguono i sindacati – ed in particolare quelle che sono state fatte in ambito fiscale. Mentre l’evasione continua a togliere miliardi di euro dalle casse dello Stato, infatti, il governo sta mettendo in atto una riforma fiscale che non solo non tutela i meno abbienti e favorisce invece chi già ha molto, con una tassazione sempre meno progressiva e sempre più diretta verso la flat tax, ma che offre anche nuove sanatorie, condoni e concordati agli evasori fiscali. Allo stesso tempo non vengono tassati extraprofitti, rendite e lavoro autonomo benestante, mentre la pressione fiscale su lavoratori e pensionati nella media resta schiacciante”.

“L’obbiettivo sarà quindi quello di riportare il lavoro al centro delle politiche economiche e sociali del governo – proseguono i sindacati – a partire dal rinnovo dei contratti collettivi nazionali e dall’introduzione di una legge sulla rappresentanza, rendendo prioritarie la salute della persona, la stabilità dell’occupazione, una seria riforma delle pensioni e gli investimenti per rinnovare il nostro sistema produttivo”.

“Per questi motivi anche a livello locale, come in moltissime città d’Italia – conclude la nota – i sindacati scenderanno in piazza per chiedere l’inizio dell’impegno in queste direzioni da parte del governo. Nella nostra provincia il presidio di Cgil e Uil si terrà dalle 10 alle 12 di mattina di fronte alla prefettura di Lucca, dove confluiranno i lavoratori per portare unitamente le loro rivendicazioni”.

“Scendiamo in piazza e nelle strade, incrociamo le braccia non solo perché vogliamo dire basta all’attuale modello produttivo, economico e industriale ma perché abbiamo un’altra visione del mondo e della società, abbiamo non solo idee ma proposte concrete che si basano su tre pilastri essenziali: zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale e di fare impresa”. A parlare sono il segretario della Uil area nord Toscana, Franco Borghini, e il segretario generale FeneaUil Toscana, Daniele Battistini, a poche ore dallo sciopero.

“La salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa – incalza Borghini -, bisogna rivedere tutta la normativa che negli anni ha reso il lavoro precario e frammentato, superare il subappalto a cascata e ripristinare la parità di trattamento economico, aumentare la vigilanza potenziando l’ispettorato del lavoro e tanta, tanta formazione certificata sulla sicurezza. Serve anche una riforma fiscale che combatta per davvero l’evasione complessiva, che si attesta sui 90 miliardi all’anno, e basta a sanatorie, condoni e concordati. Le risorse vanno prese dove sono, dai grandi capitali, dagli extraprofitti, e con quelle risorse finanziare una rinascita dei servizi pubblici”.

“La nostra categoria – prosegue Battistini – non solo ha deciso di aderire allo sciopero di Uil e Cgil ma lo ha esteso all’intera giornata lavorativa, convinti che oggi ci sia l’assoluto bisogno di esprimere forte dissenso verso la ‘non azione’ di questo Governo. Una classe politica che dovrebbe mettere al centro della discussione un confronto serio e strutturale sulle grandi urgenze di questo Paese, un tema su tutti: quello della sicurezza sui luoghi di lavoro. Assurdo che non si sia ancora deciso di intervenire in maniera seria per una giusta riforma fiscale, con i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi. Un lavoro sempre più povero che mette in ginocchio migliaia di famiglie a causa dell’alto tasso inflattivo che si registra, una forte preoccupazione all’interno di una società sempre più spaventata da precariato e mancanza di futuro. Serve un cambio di passo da parte della politica, servono interventi seri e strutturali su alcuni settori strategici del nostro paese. Uno su tutti, il comparto delle costruzioni. Le rivendicazioni che porteremo in piazza hanno richieste chiare e precise: migliorare il decreto 19/2024 per una vera qualificazione delle imprese, per una vera patente a punti, per portare la parità di trattamento economico e normativo negli appalti privati; sfide comuni che valgono anche per le imprese perché a loro chiediamo di fare una battaglia comune contro chi fa dumping, concorrenza sleale, contro chi si improvvisa imprenditore senza formazione. Chiediamo più tutele per i dipendenti oltre a mezzi ed organizzazione del lavoro adeguati”.

Il segretario generale FeneaUil Toscana mette nel mirino anche le novità in tema di bonus edilizi e superamento dello sconto in fattura “oltre ad una nuova regolamentazione di cessione del credito rischia di far pagare nuovamente un conto salatissimo alle famiglie, con possibili gravi ripercussioni sul tessuto occupazionale dell’edilizia”.