Start up green a “Pianeta Terra Tech – Innovation for life”: un modo più sostenibile di fare impresa

23 aprile 2024 | 16:38
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L’evento si è tenuto oggi (23 aprile) nella Cappella Guinigi del complesso di San Francesco

Le Start up diventano protagoniste dell’evento Pianeta Terra Tech, per applicare i principi dell’ecologia e della sostenibilità ad un nuovo modo di fare impresa. L’incontro si è tenuto oggi (23 aprile), nella Cappella Guinigi nel complesso di San Francesco, organizzato da Fondazione Crl ed Editori Laterza, con la collaborazione di A11 Venture e della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest.

“Un pomeriggio di confronto sui temi dell’ambiente e della sostenibilità dove si presentano anche 6 aziende che lavorano nel settore – dichiara il presidente di Fondazione Crl, Marcello Bertocchini -. Presentiamo queste start up al di fuori della manifestazione Pianeta Terra Festival, per dargli maggior rilievo, dargli vita autonoma e far sì che tutti i riflettori in questo momento siano puntati su questi temi specifici. Trovo inoltre che anche questo evento abbia una giusta collocazione temporale nel corso dell’anno”.

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L’evento, che ha visto un’ampia partecipazione, è iniziato con l’introduzione del principal di Prometeia, Leonardo Catani e si è concluso con l’intervento di Francesco Profumo. Sei start up e scale up hanno potuto proporre il proprio racconto, fatto di ricerca, innovazione e intuizione.

‘In cattedra’ dunque, introdotti da Giovanni Polidori e Federico Davini di A11 Venture, sono saliti i protagonisti di questa imprenditoria così attenta ai temi più volte affrontati durante Pianeta Terra Festival: Be Dimensional, che produce materiali biocompatibili e biodegradabili, Methydor, con i suoi progetti per lo stoccaggio di idrogeno gassoso, Team B-Me, specializzata nella realizzazione di dispositivi elettrochimici per l’accumulo di energia, Waterjade, leader per le soluzioni legate all’ottimizzazione dell’approvvigionamento idrico, e ancora Carpe Carbon, ideatrice di tecnologie capaci di rimuovere la CO2 presente in eccesso in atmosfera, e infine Limenet, con la sua tecnologia innovativa per lo stoccaggio dell’anidride carbonica.

La start up Methydor, è un’azienda che si occupa sostanzialmente di stoccaggio di idrogeno mediante dei materiali innovativi, dei materiali chiamati idruri metallici, che consentono sostanzialmente di stoccare dell’idrogeno a condizioni prossime a quelle che sono le pressioni e le temperatura che si trovano normalmente in ambiente – spiega Carlo Luetto della società Methydor srl -. Questa è una cosa molto interessante, perché ad esempio consente di utilizzare l’idrogeno, immagazzinarlo, quindi poi utilizzarlo senza doverlo comprimere. Oggi l’idrogeno è disponibile in fase compressa, come normalmente si trova, quindi in necessità di un compressore, energeticamente si ha bisogno di una serie di fonti energetiche per alimentare il compressore. Con questa tecnologia possiamo copiare direttamente la produzione a quello che è lo stoccaggio senza la necessità di andarlo a comprimere”.