Industria alimentare, attivato il fondo delle vittime di violenza di genere

31 maggio 2024 | 15:57
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Industria alimentare, attivato il fondo delle vittime di violenza di genere

Per accedere a questi contributi sarà sufficiente presentare domanda all’ente bilaterale di settore

Attivato il fondo delle vittime di violenza di genere dipendenti dell’industria alimentare, plaude la Flai Cgil Lucca.

“Questo nuovo strumento, concordato all’interno dell’accordo sottoscritto il 23 novembre 2023 e nel Ccnl industria alimentare firmato il primo marzo, andrà a fornire un sostegno economico alle vittime della violenza di genere che abbiano intrapreso un percorso certificato di uscita dalla violenza con il supporto di servizi sociali, centri antiviolenza o case rifugio – dicono dal sindacato -.
Con l’approvazione del relativo regolamento da parte dell’ente bilaterale di settore, il fondo diventa infatti ufficialmente operativo. Esso andrà a coprire il 90% delle spese sostenute dalle dipendenti a tempo determinato sottostanti al Ccnl industria alimentare per il trasloco, per lo spostamento (anche per i figli) e dei primi sei mesi del canone di locazione della nuova abitazione in seguito all’ingresso nel percorso di fuoriuscita dalla situazione di violenza. Per accedere a questi contributi sarà sufficiente presentare domanda all’ente bilaterale di settore, avere un documento che attesti la presa in carico all’interno della rete di servizi per la tutela delle vittime di violenza di genere e documentare le spese sostenute per gli spostamenti, il trasloco e l’affitto. Il pagamento del sostegno verrà poi effettuato entro 30 giorni dall’invio della documentazione attestante le spese effettuate”.

“L’entrata in funzione del Fondo con l’approvazione del suo regolamento rappresenta un passo in avanti significativo – afferma Mariarosaria Costabile, segretaria della Flai Cgil Lucca -. Si tratta di un segnale concreto volto al contrasto della violenza di genere, grazie ad un sostegno che permetta alle vittime di violenza di riappropriarsi della loro vita e della loro libertà attraverso la dignità di un lavoro. Purtroppo, siamo ancora lontani dalla fine definitiva di questi drammatici avvenimenti, ed è per questo che nell’agire quotidiano è necessario dare risposte efficaci anche attraverso la contrattazione sindacale”.