Produzione del manifatturiero, in provincia di Lucca ritorna il segno più

5 giugno 2024 | 12:42
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Produzione del manifatturiero, in provincia di Lucca ritorna il segno più

In negativo il dato cumulativo con Prato e Pistoia. Pieretti: “Un segnale di grandissima vitalità dei nostri comparti”

Nel suo complesso, il manifatturiero dell’area Lucca-Pistoia-Prato registra nel primo trimestre 2024 un livello produttivo con una flessione minima rispetto allo stesso periodo del 2023: -1,2%, come attestano le rilevazioni del Centro studi di Confindustria Toscana Nord. Un risultato migliore, quindi, di quello riportato nel quarto trimestre 2023, che rispetto allo stesso periodo del 2022 si chiuse con un -3,4% condizionato anche dalla disastrosa alluvione che a novembre aveva colpito aree importanti del distretto tessile pratese e vari territori del pistoiese. Il dato negativo del territorio di Confindustria Toscana Nord nel primo trimestre 2024 è anche nettamente più contenuto del -4,6% riportato nello stesso periodo dal manifatturiero nazionale.

Gli effetti dell’alluvione si sono comunque inevitabilmente sentiti anche nei mesi immediatamente successivi, contribuendo a contenere le prestazioni soprattutto della moda, cui si debbono i risultati più negativi (-9,1% rispetto al 1° trimestre 2023). Pochi altri sono i casi di segno meno rispetto allo stesso periodo del 2023: la metallurgia (-7,3%), il mobile (-4,6%) e la lavorazione dei non metalliferi (lapideo/vetro/materiali da costruzione -3,8%), mentre è in minima flessione l’alimentare (-0,6%); sono invece tutti positivi gli altri settori, da valori modesti come quelli della produzione di macchine (+1,3%), ad altri più netti come quelli di carta (+3,1%) ma soprattutto di mezzi di trasporto (nautica e ferrotranviario +7,2%) e chimica-plastica-farmaceutica (+10%).

“È un quadro molto composito quello che osserviamo tra i settori del nostro territorio – commenta il presidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini – Del resto ogni settore fa storia a sé e la sua maggiore o minore concentrazione nelle diverse aree ne determina le prestazioni. Quel che è certo è il valore delle nostre imprese: l’anno scorso le loro prestazioni sono state, nel loro complesso, sensibilmente migliori del dato italiano. La conclusione è chiara: le imprese di Lucca, Pistoia e Prato si stanno battendo bene nei mercati mondiali, investono e sanno sia cogliere efficacemente le opportunità sia gestire al meglio, limitando i danni, le situazioni critiche. Sono certo che accadrà così anche in questo 2024 che sta procedendo fra le preoccupazioni sul fronte geopolitico ma anche fra i dati positivi della crescita – non clamorosa ma sensibile – del commercio mondiale, la prosecuzione del processo di disinflazione e le buone aspettative per le condizioni monetarie a livello sia europeo che americano. Il fattore geopolitico comunque rimane un freno fortissimo, che condiziona negativamente il clima di fiducia di imprese e consumatori“.

Lucca

Nel primo trimestre 2024 la produzione industriale in provincia di Lucca cresce rispetto allo stesso periodo del 2023, segnando complessivamente +2% – commenta il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti -. Spiccano fra tutte le prestazioni della chimica-plastica-farmaceutica con un +16,9% dovuto soprattutto a particolari comparti, ma sono positive anche la carta-cartotecnica con +2,8%, la nautica con +2% e, sia pure in misura minima (+0,4%), anche la fabbricazione di macchine, fra le quali occupano uno spazio particolare quelle per il cartario. In territorio negativo invece lapideo (-6,9%), moda (-5,8%), metallurgia (-4%) e alimentari (-3,2%). Guardando all’andamento complessivo a partire dall’inizio del 2023 si registra pertanto un progressivo miglioramento nella produzione industriale lucchese: primi tre trimestri 2023 negativi, anche se di poco, quarto trimestre in pareggio e ora, col primo trimestre 2024, il ritorno del segno più. Un segnale di grandissima vitalità del manifatturiero lucchese, che nel primo trimestre 2024 distacca di oltre 6 punti e mezzo l’andamento, a quota -4,6%, dell’industria italiana. Una considerazione che vale anche per la carta-cartotecnica, che si colloca in un quadro nazionale a -3,3%. Sui buoni risultati di Lucca giocano tanti fattori, alcuni dei quali legati puramente alla concentrazione sul territorio di determinati settori rispetto ad altri. Ma incidono fortemente anche le scelte strategiche pregresse e in atto da parte delle aziende, che hanno saputo attrezzarsi al meglio, con investimenti mirati ed efficaci, per ottimizzare le proprie prestazioni“.