300 milioni di euro di investimenti attendono Gaia spa fino al 2034, di cui il 37% da impiegare in un obiettivo ben preciso: il dimezzamento delle perdite idriche su tutto il territorio, per garantire il soddisfacimento dei fabbisogni idrici in ogni contesto e a salvaguardia della risorsa più preziosa. Ma non solo: le estensioni fognarie, l’uso dei più avanzati strumenti tecnologici per il monitoraggio della rete, gli interventi di potenziamento sui depuratori: questi temi sono stati affrontati nel corso dell’assemblea dei soci di Gaia di venerdì scorso (19 luglio) nella sala consiliare del comune di Camaiore.

Durante l’incontro, il Gestore ha presentato il proprio piano industriale 2024-2028 e il piano di sostenibilità 2034.

Prima di scendere nelle macrolinee di azione che guideranno gli interventi nei prossimi anni, il presidente Vincenzo Colle ha anticipato un dato importante: “Dal 2011 al 2023 Gaia ha restituito agli utenti 18 milioni di euro, sotto forma di aiuti per le famiglie in stato di bisogno, organizzati nel Fondo utenze disagiate, e come somme stanziate nel fondo nuovi investimenti, atto a finanziare futuri interventi senza gravare in toto sulla tariffa, a vantaggio di tutti i cittadini. Il nostro intento è quello di continuare a perseguire questa direzione, perché reputiamo che Gaia, essendo l’unico Gestore pubblico in Toscana, debba avere un’attenzione specifica e prioritaria verso le persone, prima che verso altri argomenti”.

“Nei documenti presentati oggi si traccia la pianificazione prevista sul territorio, per superare le criticità esistenti e affrontare gli scenari futuri. Tuttavia bisogna guardare ai dati come in divenire: il rapporto con le singole amministrazioni resta per noi fondamentale per ridisegnare parzialmente gli interventi e ottimizzarli sulla base dei concreti bisogni locali. Quel che appare chiaro è che l’accelerazione degli effetti dei mutamenti climatici ci porta a dover rispondere con efficacia e urgenza a nuove sfide, e questo dovrà essere garantito anche da ulteriori incrementi, pari a circa 90 milioni di euro, degli investimenti fin qui previsti entro il 2034. In questa fase risulta fondamentale l’apporto di documenti tecnico- strategici come i master plan dell’acquedotto e della fognatura e depurazione, ma anche il contributo del Piano Strategico Costa, che definirà una strategia efficace di tutela delle acque costiere – ha concluso Colle -, attraverso un approccio integrato, proponendo investimenti e interventi specifici nel settore della depurazione e della fognatura che necessiteranno di risorse aggiuntive”.

I due piani presentati

Il piano industriale e il piano di sostenibilità sono due documenti di pianificazione separati ma strettamente connessi, con l’obiettivo di creare valore per la società stessa, per i soci e per la collettività dell’intero territorio servito. Il piano industriale di Gaia 2024-2028 per i prossimi cinque anni sviluppa gli aspetti economici e finanziari della gestione di medio periodo e indica come le risorse saranno allocate per il raggiungimento degli obiettivi strategici. Si tratta di un documento dinamico, che sarà aggiornato periodicamente per tenere conto dei cambiamenti del contesto di settore e delle condizioni economiche generali.

Il piano di sostenibilità 2034, invece, rappresenta l’impegno a lungo termine di Gaia verso la salvaguardia dell’ambiente, la responsabilità sociale e la creazione di valore. Gli obiettivi chiave di questo piano includono la riduzione delle perdite idriche dal 50% ad almeno il 25%, attraverso attività di digitalizzazione e distrettualizzazione delle reti, promuovendo nel contempo un consumo responsabile e la riduzione degli sprechi.

Il Gestore punta, inoltre, al raggiungimento del 100% della digitalizzazione dei servizi, anche raggiungendo alte percentuali di bollette on line al posto di quelle cartacee, e ad ottimizzare la comunicazione agli utenti per garantire una gestione sempre più efficiente e vicino alle persone. Gaia intende continuare a collaborare con le comunità locali non solo per promuovere consapevolezza tra gli utenti ma anche per tutelare l’accesso all’acqua da parte di tutti, garantendo soluzioni su misura per le utenze deboli.