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Superdirigente di Sistema Ambiente, Pardini: “Nessuna spaccatura con il socio privato”

17 dicembre 2024 | 17:04
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L’argomento sviscerato dalla Commissione controllo ha sottolineato che la ricerca dell’azienda è di un direttore del personale e non un direttore generale. La risposta non convince il consigliere Alfarano

Secondo il sindaco Mario Pardininon c’è mai stata alcuna spaccatura con il socio privato di Sistema Ambiente, sulla nomina di un super-dirigente. Secondo il consigliere di opposizione Alfarano, invece, non tutto è stato sviscerato alla chiusura della seduta di Commissione che si è tenuta oggi (17 dicembre).

La figura del nuovo superdirigente di Sistema Ambiente è finita sotto la lente d’ingrandimento della Commissione indirizzo e controllo sugli enti, aziende ed istituzioni partecipate, dopo l’accesso agli atti del consigliere del Pd, Enzo Alfarano.

Presenti, oltre ai commissari, tutti i vertici di Sistema ambiente, la presidente, Sandra Bianchi, l’amministratore delegato, Marco Conti, il consigliere di Sistema ambiente, Massimo Pieri e il sindaco di Lucca che ha mantenuto la delega alle partecipate, Mario Pardini. La prima questione affrontata è stato un problema pregiudiziale sollevato dal Consigliere Pierotti dovuto all’uscita sulla stampa di alcune dichiarazioni di Alfarano. Secondo Pierotti il consigliere di opposizione, avrebbe divulgato a mezzo stampa dei verbali del cda di Sistema ambiente, ancor prima di essere stati bollinati.

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“Io non ritengo di dover divulgare il nominativo o i nominativi di chi mi ha fatto presente che ci sarebbe stata una spaccatura tra Sistema ambiente e socio privato – ha risposto Alfarano -. Di certo non sono tenuto a farlo in questa sede. Se invece il presidente non ha intenzione di procedere alla seduta per questi motivi sollevati dal consigliere Pierotti, io ne prenderò atto”.

La discussione in Commissione prosegue, ma il Consigliere Pierotti insiste nel sottolineare quanto, a suo parere, il comportamento del consigliere Alfarano sia stato non conforme al mandato di amministratore.

“La Commissione proseguirà il suo lavoro – ha detto Pierotti -, ma voglio sottolineare che un amministratore non si deve comportare in questo modo anche se è di opposizione. Spetterà all’amministrazione comunale se proseguire o meno con altre azioni”.

La discussione a quel punto si sposta sul merito della questione, ovvero la nomina di una nuova figura dirigenziale all’interno di Sistema ambiente, azienda a capitale pubblico-privato, il cui socio è Iren.

Il profilo amministrativo e di direzione tecnica di questo nuovo dirigente ha creato una spaccatura tra socio pubblico e privato all’interno di Sistema ambiente – Ha spiegato Alfarano -. Siccome ne va del buon funzionamento dell’azienda, qual è il motivo per cui si è continuato con urgenza alla realizzazione di un bando per trovare questa figura, quando si rischia di creare una spaccatura ancora maggiore con il privato? Il Socio privato ha dato parere negativo su questa assunzione e allora mi sorge una domanda, non è che la parte pubblica vuole differire il socio privato dalla direzione”?

Secondo il sindaco di Lucca Mario Pardini questo rischio non c’è: “Se si sottolinea che c’è una spaccatura all’interno del cda, si dicono delle cose false che non corrispondono alla realtà – ha dichiarato  -. Ci sono state divergenze su alcuni punti, che ho seguito. Prima dell’arrivo di Iren (il socio privato che ha acquistato da oltre un anno il 36,56% di Sistema Ambiente), avevamo chiesto la nomina di un direttore generale, poi con l’arrivo del socio privato si chiese come amministrazione di ritirare il bando. Ricordo di una commissione partecipata in cui si parlava appunto della questione. Gli atti del cda certificano però, che se c’è stato un disaccordo, c’è stato solo sull’articolo 2 articolo e riguarda il bando, non il contratto di assunzione che è sempre in divenire. Io voglio con fermezza sottolineare che non c’è divergenza con il socio privato”.

Dello stesso parere la presidente di Sistema ambiente, Sandra Bianchi: “La realizzazione del bando ha richiesto molti mesi – ha spiegato -. La decisione di assumere del personale si è ampliata ed è stata necessaria una figura di supporto dell’amministratore delegato. In questi mesi abbiamo lavorato con i consulenti aziendali per tirare giù una bozza del bando, che ha oltre tutto, ha visto numerosi cambiamenti. Nell’articolo 2 c’è stata divergenza sul ruolo di questa figura, con l’ufficio personale avevamo pensato che potesse andar bene una formula del genere‘direzione di coordinamento tecnico di tutto il personale’.Secondo il socio privato invece si trattava di una formula troppo forte e proponevano un ruolo di‘coordinamento dell’ufficio personale’. Sono due cose ben diverse e allora abbiamo chiesto al Consiglio di Sistema ambiente di indicare il futuro ruolo del dirigente, che dovrà ricoprire. Il bando è già uscito e abbiamo 44 iscritti, sono iniziati i lavori ma c’è una collaborazione di tutti”.

Se si controlla il bando sul sito di Sistema ambiente, nell’avviso di selezione di un dirigente amministrativo, al punto 2 è riportata la seguente dicitura sui ruoli che competeranno alla nuova figura:

Il ruolo ed i compiti del dirigente amministrativo consisteranno:

  • gestione del personale dipendente attraverso poteri di supervisione, coordinamento tecnico e controllo, con facoltà di segnalazione di eventuali condotte illecite o inadempienti. Restano escluse i) le assunzioni a tempo indeterminato o determinato, ii) licenziamenti dei dipendenti a tempo indeterminato e dei dipendenti a tempo determinato, salvo previa specifica autorizzazione dell’Organo Amministrativo o dell’Amministratore con delega al personale.
  • nella supervisione direzione, gestione e Coordinamento tecnico – amministrativo dell’Ufficio Gare e Contratti;
  •  supervisione direzione, gestione e Coordinamento tecnico – amministrativo dell’Area Tributi e Tariffe, compresa la fase della riscossione;
  • qualità e sicurezza;
  • direzione e gestione del rapporto con gli utenti (inclusa la gestione reclami) anche mediante sportelli dedicati o call-center e verifica del rispetto della Carta della Qualità del Servizio di Gestione Integrata dei Rifiuti Urbani approvata in attuazione della Delibera Arera n. 15/2022/R/rif (TQRIF);

Anche l’amministratore delegato di Sistema Ambiente, Marco Conti, espressione del socio privato Iren, è d’accordo sulla ricostruzione fatta: “Non ho molto altro da aggiungere, confermo che è stato un bando impegnativo perché si tratta di una figura di rilievo e questo ha rallentato la stesura del documento. Confermo che non c’è stata convergenza solo sul contenuto dell’articolo 2, come detto dalla presidente. Abbiamo fatto richiesta di posticipare di qualche giorno il cda e andare avanti, ma sugli altri punti c’è piena condivisione”.

Prima di lasciare la Commissione il sindaco Mario Pardini esprime altre valutazione sulla seduta: “Sono stato contento di aver partecipato a questa Commissione – ha spiegato -, perché così ho potuto chiarire che non c’è alcuna spaccatura all’interno di Sistema ambiente, anzi. Abbiamo fatto una richiesta di avere un direttore che non fosse più generale, perché con l’arrivo del socio privato abbiamo un amministratore delegato, ma c’era bisogno di un direttore che andasse a complementare la parte del personale. Si tratta di una divergenza formale, la figura è condivisa”.

L’azienda sta cercando un direttore del personale – prosegue -, Sistema ambiente in questo periodo sta funzionando bene l’utile è raddoppiato, ma ha bisogno anche di rinforzare l’organico per una figura che possa permettere un definitivo risanamento dell’azienda. Anche se risanamento non è proprio il termine giusto, perché è chiaro che ad oggi l’azienda gode di buona salute nonostante la malagestione precedente,  un parco mezzi vetusto e obsoleto con riflessi sul servizio e sulla sicurezza dei lavoratori, ⁠oltre 25 milioni di euro di crediti non riscossi ⁠che questo cda è riuscito a risolvere”.

Non molto soddisfatto invece il consigliere di opposizione Alfarano: “Ho convocato questa Commissione perché sono emersi da un accesso agli atti, delle divergenze tra socio pubblico e privato, la questione non era la figura del dirigente quanto le sue funzioni. Il socio privato riteneva, nei verbali, che questo dirigente avesse funzioni di coordinamento tecnico del personale, che Iren ritiene spettare a se stessa e non quelle di dirigente amministrativo, che invece spetta alla parte pubblica.

Ad oggi la Commissione ha spiegato questo problema? “Da quanto mi è stato risposto, c’è stata una unità d’intenti tra pubblico e privato e che il problema era solo formale e non sostanziale su quelle che sono le attribuzioni di questo nuovo dirigente. Questo è stato dichiarato all’ultimo, però non ho ricevuto risposta alla domanda posta se questo nuovo dirigente poi avrà effettivamente funzione di direzione e di coordinamento tecnico, al di là del problema formale che mi è stato fatto presente”.