Uil Fpl, è ancora allarme organico: “Da gennaio reparto di otorino senza direttore”

23 dicembre 2024 | 17:32
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Uil Fpl, è ancora allarme organico: “Da gennaio reparto di otorino senza direttore”

Il sindacato: “Necessario un intervento strategico per migliorare le dotazioni organiche del personale del comparto”

Continua l’indagine della Uil Fpl di Lucca sulla sanità lucchese, con il suo segretario provinciale Pietro Casciani e il responsabile aziendale Andrea Lunardi, con un richiamo urgente alle criticità che colpiscono il sistema sanitario lucchese.

Oltre alla mancanza di figure apicali in reparti chiave quali nefrologi (da dieci anni), medicina legale (da quattro anni), psichiatria (da tre anni) e malattie infettive (da sei mesi) dal gennaio 2025 anche il reparto di otorino non avrà direttore.

“Da una nostra verifica – dicono Casciani e Lunardi – c’è la necessità di un intervento strategico per migliorare le dotazioni organiche del personale del comparto. Infermieri, ostetriche, tecnici sanitari, Oss, rappresentano il cuore del sistema, lavorano in condizioni di carenza cronica che compromettono l’efficienza e la qualità dell’assistenza sanitaria. In particolare, emerge la questione critica degli Oss (Operatori socio sanitari). Sebbene i dati ufficiali indichino un aumento di 2mila Oss in Toscana dal 2019, con un incremento di 400 unità nella nostra Usl, la realtà nei reparti ospedalieri è ben diversa. Per molteplici fattori, molti sono stati riassegnati ad altri servizi, lasciando un vuoto operativo significativo nelle corsie. Questa situazione è insostenibile e richiede interventi immediati”.

Queste le richieste della Uil Fpl: “Pianificare un intervento concreto per colmare le carenze di personale del comparto, garantendo dotazioni adeguate in tutti i reparti – dicono Casciani e Lunardi – Rafforzare il monitoraggio e la trasparenza sui numeri effettivi di personale disponibile, assicurandosi che le risorse dichiarate sulla carta corrispondano a quelle effettivamente presenti nei reparti. Avviare un confronto con le istituzioni regionali e locali”.