Proposta di legge regionale per la proroga di Geal, sindacati preoccupati
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Per Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec il rischio è un contenzioso che provocherebbe il blocco dello sviluppo delle reti e degli investimenti sul territorio
Dibattito sul servizio idrico integrato, intervengono i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec.
“Il dibattito che sta occupando tutte le prime pagine della stampa regionale e, per quanto ci riguarda, anche locale riguarda il fatto che a dicembre scadrà la concessione ormai trentennale della gestione idrica di Geal Spa, che per legge dovrà confluire in Gaia Spa – spiega – Questo argomento sta chiamando istituzioni, enti e organizzazioni sindacali ad assumere posizioni e decisioni che determineranno sia il futuro del servizio ai cittadini, a cui va la nostra attenzione, sia il futuro professionale dei lavoratori che rappresentiamo. È per queste ragioni che esprimiamo forte preoccupazione sia per la scelta di ricorrere al Tar da parte del Comune di Lucca, sia per la proposta di legge regionale, licenziata ieri dalla commissione regionale per prorogare di due anni le scadenze prossime previste”.
“Confidiamo in un atto di massima responsabilità da parte della politica tutta, sia cittadina che regionale, affinché venga preso in seria considerazione il fatto che una eventuale proroga di questo tipo potrebbe esporre la Regione Toscana ad un contrasto con le attuali normative dello Stato – dicono i sindacati – Sorge spontaneo domandarsi: per i termini legge e nel rispetto delle indicazioni della Ue, con quale criterio può essere prorogata ad una società privata, con un contratto di servizio scaduto per legge, la gestione dello stesso servizio per altri due anni garantendo di fatto enormi utili economici a soggetti privati? Tenendo presente che questi utili derivano dalle bollette di un servizio pubblico essenziale e in regime di monopolio come quello Idrico, davvero la Politica si sente a suo agio nel garantire ad un privato tali privilegi e guadagni, in totale assenza di una qualsiasi procedura a evidenza pubblica? Sul territorio lucchese, inoltre, la scelta politica di prorogare tale scadenza non solo non porterebbe vantaggi per le tariffe, ma nemmeno per il servizio idrico reso ai cittadini lucchesi. Al contrario, provocherebbe il blocco dello sviluppo delle reti e degli investimenti, che invece dovrebbero essere gestiti dall’unica azienda ancora interamente pubblica in Toscana, e che non a caso opera scelte di bilancio e sociali migliori, redistribuendo gli utili societari non tra i soci, ma tra i servizi al cittadino, gli investimenti e il contenimento delle tariffe per le utenze disagiate”.
“È nostra convinzione – concludono i sindacati – che ogni tentativo di prorogare le naturali scadenze della concessione di Geal Spa sia utile solo a rimandare un processo che, invece, deve essere immediatamente affrontato sia per migliorare il servizio agli utenti, siaeper favorire un adeguato sviluppo delle professionalità presenti in Geal all’interno di un confronto sindacale con Gaia Spa che è necessario per tutelarne la territorialità, le prospettive professionali e la qualità del lavoro stesso”.