Termometro imprese, in provincia di Lucca tengono nautica, edilizia e turismo

5 febbraio 2025 | 12:53
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Termometro imprese, in provincia di Lucca tengono nautica, edilizia e turismo

Flessioni nel commercio al dettaglio e nell’agricoltura: tutti i dati diffusi dalla Camera di commercio di Lucca, Pisa e Massa Carrara

L’andamento dell’imprenditoria nel 2024 nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, al netto delle cancellazioni d’ufficio delle imprese inattive, ha mostrato una sostanziale staticità. Lucca e Massa-Carrara hanno registrato una lieve flessione dello 0,1 per cento, mentre Pisa ha evidenziato una crescita contenuta dello 0,5 per cento. Questi dati si collocano in linea con la media regionale (+0,2 per cento) ma rimangono inferiori alla crescita nazionale (+0,6 per cento), delineando un quadro di sviluppo moderato e privo di slanci significativi. È quanto emerge dall’analisi condotta dall’Istituto di studi e ricerche (Isr) e dall’Ufficio studi della Camera di Commercio della Toscana nord-ovest.

“In un contesto di crescita moderata – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana nord-ovest – è essenziale rafforzare il sostegno alle imprese per aiutarle ad affrontare le trasformazioni in corso. Per questo, la giunta camerale ha recentemente approvato un pacchetto di interventi da 3 milioni di euro, destinato a contributi diretti alle aziende, cui si aggiungono numerosi eventi di promozione e percorsi di formazione mirati a favorire innovazione e competitività, con un focus su digitalizzazione e green economy. Con queste azioni vogliamo sostenere settori chiave come il turismo, la nautica e i servizi alle imprese, senza trascurare le difficoltà del commercio al dettaglio e del comparto moda, che richiedono nuove strategie di rilancio”.

Nel 2024, il tessuto imprenditoriale della provincia di Lucca ha registrato un leggero arretramento, con una perdita di 28 unità (-0,1 per cento). La dinamica delle forme giuridiche conferma il consolidamento delle società di capitale (+2,7 per cento), trainato dall’espansione delle Srl semplificate, mentre prosegue il ridimensionamento delle società di persone (-2,3 per cento) e delle imprese individuali (-0,9 per cento), a conferma di una crescente preferenza per strutture più robuste e flessibili.

A livello settoriale, il manifatturiero ha subito una leggera contrazione (-0,2 per cento), con cali evidenti nel calzaturiero (-16 unità) e nella fabbricazione di macchinari (-7 unità). Tuttavia, è da segnalare il buon momento della cantieristica nautica (+50 imprese) ma anche della produzione di mobili (+7) e nei prodotti in metallo, comparti che sembrano trainati dalla positiva congiuntura del settore nautico. Le costruzioni si mantengono su un trend positivo, grazie all’aumento delle imprese specializzate nelle installazioni (+0,6 per cento), sostenute ancora dagli effetti residui dei generosi bonus edilizi scaduti a fine 2024.

Nei servizi, la crisi del commercio al dettaglio si fa sempre più evidente (-132 unità, -2,6 per cento), riflettendo la trasformazione delle abitudini di consumo e la crescente pressione della digitalizzazione, come si legge nell’aumento delle imprese operanti nell’e-commerce (+30, +12 per cento). Il turismo mostra una sostanziale tenuta, con variazioni minime nelle attività di alloggio (-2 unità), ristorazione (-2) e bar (-7). L’agricoltura continua il suo percorso di contrazione, con una perdita di 37 imprese (-1,6%). A livello territoriale, la Versilia si conferma l’area più dinamica (+42 imprese, +0,2 per cento), mentre si registrano flessioni nella Piana di Lucca (-25 imprese, -0,1 per cento), nella Mediavalle (-20, -0,8 per cento) e in Garfagnana (-25, -1,1 per cpento), territori dove la demografia e le difficoltà infrastrutturali incidono in modo più marcato sull’attività economica.