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Tariffe più alte per l’acqua senza la Geal? Nel 2025 differenze minime fra i vari gestori

27 febbraio 2025 | 17:04
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Tariffe più alte per l’acqua senza la Geal? Nel 2025 differenze minime fra i vari gestori

Dal 2020 il gestore lucchese ogni anno ha alzato le tariffe del massimo consentito: la differenza media per bolletta sarebbe di 20 centesimi

Sempre più probabile l’ingresso di Geal in Gaia, dopo la bocciatura della proroga del gestore fino al 2027 nella seduta dello scorso consiglio regionale.

A questo punto, salvo altre sorprese che senza grossa probabilità potrebbero arrivare dal ricorso del Comune di Lucca al Tribunale amministrativo regionale ed eventualmente al Consiglio di Stato, la strada pare tracciata e c’è un po’ di preoccupazione da parte dei cittadini lucchesi.

In particolare, a non far dormire sonni tranquilli agli utenti è il paventato rischio di un incremento delle attuali tariffe di Geal che sono le più basse della Toscana. Oltre alle tariffe, preoccupano anche gli investimenti che, negli ultimi anni, sono inevitabilmente calati sul territorio comunale vista la limitata prospettiva di vita dell’azienda prima del conferimento a un altro gestore.

Abbiamo cercato di capire se queste preoccupazione sono concrete e per farlo ci siamo avvalsi delle relazioni annuali presentate dall’Ait (Autorità idrica della Toscana).

In queste relazioni si nota che anche un “salvataggio” di Geal non basterebbe per mantenere le tariffe attuali. Infatti proprio l’attuale gestore del servizio idrico integrato a Lucc  negli ultimi anni ha incrementato del massimo consentito le tariffe dei propri utenti. La strada quindi sembra tracciata, indipendentemente dal futuro gestore idrico: a Lucca le tariffe con il tempo arriveranno alla stessa media degli altri gestori idrici della Toscana.

Ma andiamo con ordine. Arera (Autorità di regolamentazione per energia reti e ambiente) ogni anno permette un incremento di tariffe stabilito in percentuale e a seconda del gestore idrico. Dalla relazione dell’Ait del 2019 gli incrementi sulle tariffe di Geal di quell’anno sono pari a zero. La società avrebbe potuto fare affidamento in un incremento massimo di tariffa pari all’8%, ma ha scelto di non farlo. Gli incrementi iniziano nel 2020, Geal aumenta le tariffe agli utenti del 6,20%, incremento massimo stabilito da Arera. Stessa cosa avviene nel 2021, Geal incrementa nuovamente le tariffe del 6,20%, il massimo consentito. Altro aumento ha interessato le tariffe del 2022, con lo stesso incremento del 6,20%, sempre il massimo consentito dall’autorità di regolamentazione. Infine si arriva al 2023, l’ultimo anno di relazione dell’Ait, dove la situazione non cambia e Geal incrementa le tariffe del massimo consentito del 6.20%.

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Cosa succederebbe in caso di ingresso del Comune di Lucca in Gaia?

Per rispondere a questa domanda utilizziamo le parole del direttore generale di Gaia, Paolo Peruzzi, quando è stato ascoltato in una seduta di Commissione speciale sul servizio idrico integrato: “Nel 2025 le tariffe di Gaia e di Geal saranno molto vicine, per una differenza di 20 centesimi di valore medio – dice Paolo Peruzzi -. La differenza quindi è minima e quando avvengono queste aggregazioni, non c’è un impatto immediato per chi aveva le tariffe più basse, perché viene istituito un bacino tariffario. In questo caso, il bacino tariffario per il Comune di Lucca potrebbe prevedere la tariffa esistente prima della gara. È vero che esiste questa differenza di tariffe, ma i mezzi che noi mettiamo a disposizione sono un vantaggio che il Comune di Lucca potrà sfruttare, come il fondo per le utenze disagiate”.

Le parole del Direttore Generale sono quindi in linea con quanto sostenuto fino ad adesso. Ovvero che le tariffe in Toscana andranno piano piano ad allinearsi senza più differenze tra i vari gestori del servizio idrico, questo indipendentemente dal salvataggio o meno di Geal.

Rimane un’altra questione molto rilevante, gli investimenti che ricadono sul territorio del Comune di Lucca.

Anche in caso di proroga (per un tempo limitato) di Geal non è detto che investimenti non di manutenzione sul territorio del Comune di Lucca (gli ultimi risalgono al famoso “tubone” per il collegamento del nuove fognature dell’Oltreserchio) sarebbero messi in cantiere. La proroga minima di due anni non avrebbe consentito di fare degli investimenti, perché non ci sarebbe stato il tempo per l’ammortamento degli stessi richiesto in particolare dal socio privato.

Se Geal entrasse in Gaia cosa succederebbe agli investimenti? Sempre nella solita seduta della Commissione speciale sul servizio idrico integrato, Peruzzi ha detto: “Il piano degli investimenti non viene deciso secondo una logica di territori con maggiori utenti o peso azionario – precisa il direttore generale di Gaia – Gli investimenti si fanno dove vengono riscontrate delle criticità. Viene sviluppato un primo vaglio nelle varie sedi territoriali, poi si svolge un incontro con le amministrazioni per conoscere il loro punto di vista sugli interventi prioritari. Questi incontri sono un’occasione per vedere se le criticità rilevate da noi, sono rilevate anche dai Comuni locali. Tutto ciò, finisce nel Piano d’intervento che viene sottoposto all’autorità idrica e nel caso ratificato. Ogni anno si rende necessario un aggiornamento per i fatti fuori dall’ordinario. Questa è la nostra metodologia”.