Crisi Pro Gest: primo tavolo al ministero ma i sindacati restano in allerta. “Serve chiarezza”

11 marzo 2025 | 15:38
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Crisi Pro Gest: primo tavolo al ministero ma i sindacati restano in allerta. “Serve chiarezza”

Nuovo incontro fissato per il 5 giugno per la verifica sugli impegni assunti dall’azienda: “Manca un piano industriale”

Si è svolto lunedì (10 marzo), presso il ministero dell’industria e del made in Italy, l’incontro con il gruppo Pro Gest, richiesto da tempo dalle organizzazioni sindacali per fare chiarezza sulla crisi finanziaria dell’azienda e sulle possibili ripercussioni occupazionali. Alla riunione, in collegamento da remoto, hanno partecipato Angelo Rodolfi Cro, l’amministratore delegato Francesco Zago e l’esperto della composizione negoziata della crisi, il dottor Gianpaolo Proveggi. Presenti anche i rappresentanti delle sette regioni interessate e Assocarta.

I sindacati hanno denunciato la totale assenza di relazioni industriali tra l’azienda e i lavoratori, una situazione definita senza precedenti nel settore cartario. Particolarmente grave, secondo le organizzazioni sindacali, il fatto che Pro Gest non abbia presentato né un piano industriale per il rilancio né una strategia per la rinegoziazione dei bond scaduti nei confronti dei creditori, nonostante l’importanza del tavolo ministeriale.

“L’azienda ha ribadito l’impegno a onorare i debiti e a mantenere l’occupazione e la capacità produttiva – sottolineano i sindacati – ma chiediamo che queste dichiarazioni si traducano in azioni concrete e proposte realizzabili”.

Nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali chiederanno un incontro ai sensi dell’articolo 10 del contratto, come auspicato dal ministero, affinché in Pro Gest si ripristini un dialogo sindacale in grado di affrontare le criticità attuali. Il ministero ha fissato un nuovo incontro per il 5 giugno, data entro la quale si verificherà se gli impegni assunti dall’azienda saranno stati rispettati.

Le sigle sindacali chiedono un confronto costante con il gruppo, coinvolgendo le Rsu e le strutture territoriali, per monitorare e vigilare sull’evoluzione della situazione.