L'incontro |
in Azienda
/

Confcommercio, approvato il rendiconto 2024: presto un focus sul futuro dei negozi di prossimità

15 aprile 2025 | 16:09
Share0
Confcommercio, approvato il rendiconto 2024: presto un focus sul futuro dei negozi di prossimità

Nell’assemblea nominati Paolo Paladini come consigliere onorario di Confcommercio e il collegio dei probiviri

Importante momento per Confcommercio Lucca e Massa Carrara, quello di ieri sera (14 aprile), quando a Palazzo Sani è andata in scena l’assemblea ordinaria dei soci. Diverse decine i partecipanti, a dimostrazione della vitalità e dell’interesse che ruota attorno all’attività associativa. Fra gli argomenti all’ordine del giorno, c’è stata l’approvazione all’unanimità del rendiconto 2024.

Il presidente Ademaro Cordoni ha poi proposto e ottenuto per acclamazione la nomina di Paolo Paladini a consigliere onorario di Confcommercio: una forma di riconoscimento, questa, per il decennale e instancabile impegno di Paladini a servizio dell’associazione, di cui è da molto tempo figura stimata e di riferimento. Nel corso della serata è stato inoltre nominato ufficialmente il collegio dei probiviri, che verrà guidato da un’autorevolissima personalità quale è l’ex presidente del tribunale di Lucca Gabriele Ferro. Al suo fianco, l’avvocato Andrea Balducci e una persona che conosce a fondo il mondo associativo come la ex presidente di Confcommercio Porcari Renata Bonacchi.

Diversi gli interventi nel corso della serata, a partire da quelli dei vicepresidenti dell’associazione Samanta Cecchi, Samuele Cosentino e Piero Bertolani ognuno dei quali, a turno, ha relazionato sull’andamento del commercio sui rispettivi territori di Lucca, Viareggio e Massa Carraraquest’ultimo rappresentato lunedì sera dal presidente Fipe Francesco Tonarelli -, facendo il punto sulle iniziative in corso e quelle di prossima realizzazione.

A tale proposito, nelle prossime settimane a Lucca è in programma un’importante giornata dedicata al futuro dei negozi di prossimità: un tema, questo, particolarmente caro da anni a Confcommercio e oggi più che mai d’attualità, vista la crisi generale che questa fase storica sta purtroppo riservando al commercio tradizionale.