Anche la ricerca scientifica si affida al crowdfunding

La ricerca scientifica è uno dei motori della contemporaneità: dal campo medico a quello aerospaziale, dalla biologia alla fisica, dalla robotica al digitale, ogni settimana i giornali di tutto il mondo ci aggiornano su piccoli e grandi progressi, talvolta facendoci sperare intorno a soluzioni definitive per malattie o pandemie, altre volte strapparci un sorriso per l’apparente inutilità di alcuni risultati. Tuttavia i ricercatori faticano, quasi in tutto il mondo, per trovare risorse che permettano loro di affrontare i molti anni necessari ad ottenere risultati davvero notevoli e statisticamente significativi. Mentre la lancetta gira e le disponibilità si riducono, alcuni ricercatori hanno deciso di gettare il cuore oltre il laboratorio e provare la via del crowdfunding.
Ecco le storie della brasiliana Marcela Uliano da Silva e dell’italiano Alessandro Chidichimo.
La prima, impegnata in una ricerca genetica sulla Golden Mussel (Limnoperna fortunei) organismo che sta intaccando l’ecosistema del Rio delle Amazzoni, il luogo del mondo dove la biodiversità trova la propria massima espansione, dopo aver invano ricercato fondi sia da aziende che da istituzioni ha scelto il crowdfunding per finanziare il suo Phd. Con un video di 5 minuti, caricato sulla piattaforma Catarse, ha spiegato in modo semplice ma accattivante l’importanza del suo lavoro e il risultato, grazie anche alla rete che ha reso quel video virale, è stata una raccolta pari a 20.000 dollari arrivati da 361 sostenitori.
Il secondo è un linguista originario di Cosenza che ha scelto di andare in Svizzera per poter continuare le proprie ricerche, ma anche nel piccolo e ricco Paese oltre le Alpi le risorse per la sua ricerca non erano disponibili. Allora attraverso la piattaforma Wemakeit ha spiegato di voler approfondire i dettagli della vita di Émile Benveniste, uno dei più importanti linguisti del Vecchio continente dopo la seconda Guerra Mondiale. Chidichimo ha raccolto 5.953 franchi svizzeri da 69 persone, garantendosi così la possibilità di proseguire nei suoi studi.
Questi esempi dimostrano come le risorse, nuove e dirette, anche in un ambito specifico come quello della ricerca universitaria, possano emergere se i progetti vengono resi disponibili su scala internazionale, condividendone i contenuti e gli scopi. Il resto lo fa la meritocrazia del crowdfunding.