Anche il cinema si finanzia con il crowdfunding

18 luglio 2015 | 16:06
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Anche il cinema si finanzia con il crowdfunding

Questo mese su Eppela ospitiamo quattro campagne legate ad altrettante produzioni video indipendenti. Le sempre più scarse erogazioni da parte del Ministero e la difficoltà a reperire sponsorship, stanno spingendo le nuove generazioni di videomaker verso forme diverse, sopratutto di distribuzione. Per questa ragione il web viene preferito alla distribuzione classica, perché oltre a YouTube e Vimeo esistono ormai centinai di piattaforme e web-tv dedicate al circuito off; e il crowdfunding viene scelto come strumento per raccogliere fondi.

Oltre alla velocità operativa e ai costi molto ridotti, la rete garantisce a questi nuovi prodotti video una relazione del tutto con gli spettatori: commentare, votare, condividere e contribuire diventano azioni che “includono” tutti coloro che tra un sito, un social e un’app s’imbattono nei singoli progetti.
Roar Epic è il titolo di una web series che intende raccontare, in chiave comica, il precariato. Donatello, li protagonista, incarna il lato “positivo” della flessibilità: le potenzialità che le idee hanno e che le persone, se considerate capitale umano, possono realizzare.
Le anatre è un corto che riassume in chiave ironica, un po’ grottesca, un po’ surreale, alcuni degli stereotipi più diffusi, specialmente nelle grandi città. Una serie di sketches, tutti uniti dall’ambientazione – il Parco del Valentino a Torino – si susseguono a ritmo serrato, indipendenti ma legati dall’intenzione e dall’incrocio dei personaggi.
Hero è un cortometraggio di azione che somiglia ad un videogioco di guerra. Il protagonista è un militare che ha perso la memoria in seguito ad un trauma, ricercato tre mercenari. Difficile dire chi siano i buoni e chi i cattivi…
L’Annunciazione è la trasposizione cinematografica dell’opera teatrale di Pasquale Faraco ispirata alla tematica della Terra dei Fuochi. Annamaria Veneruso incinta di un bambino, si rifugia in una discarica, da dove racconta dell’indifferenza e poi del dramma dei rifiuti e del loro smaltimento illegale, a discapito delle persone e dell’ambiente.