Etichettatura obbligatoria dei prodotti, Confcommercio Toscana plaude all’ok del parlamento europeo

“Pellami, arredamento, oreficeria, abbigliamento, accessori. Il 10 per cento dei prodotti non è riconducibile al produttore. L’approvazione della norma sull’etichettatura obbligatoria anche per il non alimentare è quindi un importante passo avanti verso la trasparenza del commercio e la competitività dei nostri territori, reso possibile anche grazie alle forti pressioni della nostra Confederazione”.
Questo il commento del direttore generale Confcommercio Toscana Franco Marinoni per l’approvazione da parte dell’Europarlamento dell’obbligarietà dell’etichettatura del paese di origine dei prodotti non alimentari, materia che incide direttamente anche sulle economie locali e in particolar modo su quella Toscana, che fa della qualità e della tracciabilità il suo segno distintivo. La nuova norma imporrebbe il marchio di origine ai prodotti europei ed extra europei, allineando per altro la legislazione UE a quella di molti paesi evoluti dal punto commerciale.
“Il pacchetto Tajani-Borg per la tutela dei consumatori europei da prodotti falsi e nocivi – continua Marinoni – rischiava di arenarsi per le resistenze di una cordata capeggiata da Gran Bretagna e Germania, che ha tutto l’interesse a non rendere riconoscibile l’origine dei beni messi in commercio (sono paesi che assemblano per lo più componenti importate dall’estero). Il percorso è ancora pieno di ostacoli perché la norma approderà ora in Consiglio europeo. Ma siamo ottimisti: da luglio la presidenza del semestre europeo spetterà all’Italia”.
Soddisfatta anche Federica Grassini, presidente Federmoda Confcommercio Toscana: “In Toscana siamo il secondo produttore di merce contraffatta dopo la Campania. L’etichettatura per i prodotti venduti nel mercato comunitario sarebbe una svolta perché metterebbe un freno anche alla contraffazione e alla delocalizzazione. Una garanzia per lo sviluppo dell’imprenditoria che crede nel prodotto Made in Italy di qualità, e una garanzia per la trasparenza e la sicurezza che sono diritti del consumatore. Siamo quotidianamente in prima linea a livello locale contro l’abusivismo commerciale, la pirateria, il mercato nero, le frodi, ed è rassicurante vedere che ogni tanto l’Europa recepisce le ragioni dell’imprenditore onesto. Ci auguriamo che una volta raggiunta la tracciabilità potremo contare anche sui controlli”.