La raccolta degli occhiali usati Lions sbarca nelle scuole

Dare una seconda vita ai nostri vecchi occhiali, donandoli a chi ne ha bisogno. Questo il motto del progetto Recycle for sight varato dal Lions club international nel 1994 e tutt’oggi attivo con una raccolta di oltre 1 milione e 600 mila occhiali nel 2015. La raccolta degli occhiali usati entra nelle scuole e in tante altre istituzioni per dare ai paesi in via di sviluppo la possibilità di usufruire di questo importante supporto.
Il progetto è stato presentato stamani (19 febbraio) a Palazzo Ducale da Grazia Sinagra, consigliera provinciale, Donatella Buonriposi, provveditore agli studi di Lucca e Massa Carrara, Fabrizio Tardelli, presidente Lions della Garfagnana, Maria Carla Giambastiani e Umberto Stefani, rispettivamente presidente e segretario Lions distretto 108, Riccardo Mozzi, presidente Lions di Pietrasanta nonché responsabile del progetto Recycle for sight.
“La Provincia e io in particolare, abbiamo accolto con entusiasmo questo progetto – commenta la consigliera Sinagra –, perché semplicemente donando un vecchio paio di occhiali, magari dimenticato in un cassetto, possiamo fare un concreto gesto di solidarietà per chi è meno fortunato di noi. Inoltre, questo progetto permette di educare e far comprendere ai ragazzi il valore della solidarietà, l’importanza di poter aiutare gli altri, coloro che hanno bisogno a migliorare la propria qualità di vita, ma, al tempo stesso, di dare valore agli oggetti, facendo loro comprendere che qualsiasi cosa, anche un vecchio paio di occhiali, può avere una seconda vita”.
“L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo – spiega Donatella Buonriposi – sia per l’importanza del fine ultimo del progetto, sia per incentivare il concetto di dono e solidarietà nei nostri ragazzi che ultimamente registra un netto calo motivazionale. Un segnale che richiede attenzione coinvolgendo i ragazzi con iniziative di questo tipo che mirano a stimolare in loro un senso del riciclo e della donazione”.
“L’occhiale da vista che non portiamo più – spiegano i rappresentanti dei club Lions, Tardelli e Mozzi – è un oggetto senza valore che teniamo in un cassetto per anni, senza alcuna utilità. Gli occhiali raccolti vengono consegnati al Centro nazionale di Chivasso in Piemonte, per dare loro nuova vita ed essere catalogati per la spedizione nei paesi del terzo mondo. Per un lavoratore artigiano o per uno studente di un paese in via di sviluppo, invece, è una risorsa importantissima per poter lavorare o studiare. Grazie a questo ‘service’, tutti abbiamo l’occasione di donare e aiutare gli altri senza sostenere spese”.
Secondo le stime dell’Oms, la vista di circa un quarto della popolazione mondiale può essere migliorata attraverso l’uso di lenti correttive, ma molte di queste persone vivono in paesi del mondo, dove un paio di occhiali diviene un lusso e un esame della vista ha il costo di un mese di salario: in molte aree del pianeta, un cattivo o trascurato funzionamento della vista può costringere gli adulti alla disoccupazione ed estromettere i bambini dalle classi scolastiche.
Gli occhiali usati raccolti dai Lions vengono riciclati in uno dei 17 centri Lions attrezzati per questo scopo. Nel corso del 2015 sono stati raccolti circa 5 milioni di paia di occhiali da vista, di cui ne sono stati distribuiti 2,5 milioni nelle nazioni in via di sviluppo.
“Gli occhiali – spiegano i rappresentanti Lions – vengono puliti, riparati e classificati a seconda della gradazione e, quindi, distribuiti dai volontari Lions e da altre organizzazioni che si occupano della protezione della vista nei paesi in via di sviluppo. Ai Lions, un paio di occhiali riciclati costa 6 centesimi, a chi lo dona non costa niente, ma in compenso può cambiare la vita di una persona che diversamente avrebbe seri problemi a svolgere le più normali attività”.
Valentina Polieri