Detenuti-apprendisti riqualificano il San Giorgio

22 giugno 2016 | 10:28
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Detenuti-apprendisti riqualificano il San Giorgio
Detenuti-apprendisti riqualificano il San Giorgio
Detenuti-apprendisti riqualificano il San Giorgio

Più di cento ore di attività formativa, tra lezioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e attività pratiche tra le mura di quello che adesso è sicuramente un luogo più accogliente dove trascorrere le giornate.
Grazie al finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, alla disponibilità e all’accoglienza del direttore della casa circondariale San Giorgio di Lucca, Francesco Ruello, e di tutto il suo personale nonché al lavoro svolto dalla Scuola edile lucchese, ha preso vita il Progetto Carcere con cui i detenuti hanno potuto apprendere conoscenze teoriche in materia di ristrutturazioni e sicurezza e coniugarle prove pratiche di apprendimento, volto al miglioramento delle caratteristiche fisiche e di efficienza energetica della casa circondariale.

I I risultati del progetto sono stati illustrati dal presidente della Fondazione Crl, Arturo Lattanzi, sono intervenuti il direttore del carcere, Francesco Ruello, e dal direttore della scuole edile lucchese, Alessandro Pardini.
La parte pratica è stata svolta effettuando interventi di riqualificazione sulla struttura del carcere, in particolar modo nei locali docce della sezione 1 e nella sezione 2, con rifacimento di pavimenti/pareti e sostituzione di piatti doccia obsoleti.
“Quando ci hanno proposto questo progetto non ci abbiamo pensato sù molto, – spiega Lattanzi – abbiamo dato il nostro contributo con molto orgoglio e soddisfazione perché crediamo che questo sia un fattore educativo molto importante che potrà dare uno scopo alle giornate dei detenuti. Sarà un lungo cammino ma è sicuramente una delle iniziative più importanti e utili per il tessuto del nostro paese”.
“Per noi è stato un piacere collaborare con questa iniziativa, – dice Alessandro Pardini – lavorare in questo genere di struttura non è certo semplice ma aiuta a comprendere davvero quali sono le difficoltà. Le docce che hanno realizzato i detenuti per noi possono essere quasi una sciocchezza, per loro invece ha davvero molto significato”.
Molto significato anche perché, come ha ricordato anche Francesco Ruello, quelli sono spazi di uso comune e i detenuti, oltre ad imparare nozioni importanti in campo edile, hanno potuto provare anche la soddisfazione di veder nascere e di utilizzare strutture ideate e costruite con le loro mani. Un’iniziativa che è riuscita a coinvolgere e a far lavorare in squadra anche personalità difficili, dando loro anche più senso di responsabilità.
I detenuti da parte loro, hanno partecipato con interesse impegno e una buona frequenza all’attività didattica, riconoscendo l’utilità dell’azione formativa che non solo ha arricchito il loro bagaglio di conoscenze ma li ha avvicinati ad un vero e proprio mestiere.
Con questo progetto sono stati raggiunti vari obiettivi: la diffusione e promozione di una cultura a tutela della salute nei luoghi di lavoro; il trasferimento ai detenuti di competenze tecnico-professionali specifiche spendibili sul mercato del lavoro; la possibilità per l’istituto casa circondariale di Lucca di intervenire con rifacimenti e manutenzioni sulla struttura, al fine di migliorarne la qualità e fruibilità per i detenuti.