Salute mentale, operatori e utenti realizzano maxitela

26 giugno 2016 | 17:36
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Salute mentale, operatori e utenti realizzano maxitela

Venerdì (24 giugno) gli operatori della Asl 2 di Lucca che si occupano di riabilitazione della salute mentale per la Valle del Serchio, a Fornaci di Barga, assieme al dirigente Mario Betti e agli operatori dell’associazione di arte terapia Aedo capitanati da Satyamo Hernandez assieme agli utenti hanno contribuito a dipingere con gli scarabocchi due grandi tele che si collegano intrecciandosi a quelle dipinte dal Centro Internazionale delle Culture Ubuntu di Palermo e quelle di Casa Netural di Matera.

Dieci metri di pittura per testimoniare l’unione tra le persone al di là dei ruoli. Desiderio Crea ha realizzato la più grande tela pittorica mai realizzata in questo modo, dipinta da oltre 150 persone che operano in distinti settori della società. Attraverso questo progetto si sono volute contagiare di creatività evolutiva le persone a favore dello sviluppo del bene comune, delle pratiche di recupero della propria libertà e della propria dimensione umana in relazione ad altri.
L’innovazione non è solo quella di “curare” con l’arte terapia e metodi sostanzialmente non invasivi ed olistici, che in sé rappresenta già una grande innovazione, ma è sopratutto la modalità di lavoro che li rende speciali e unici: tra gli operatori e gli utenti vengono abbattute le barriere esistenziali. Questo significa che i temi profondi trattati e lavorati con teatro, la musica, l’entomia, la biodanza, quali il timore, la vergogna, la gioia, il superamento dei limiti e tutti i nodi di sviluppo personale vengono affrontati con pari messa in gioco da operatori, utenti e popolazione che partecipa alle varie attività del centro diurno dedicato al samoano Tiuiavii di Tiavea.
Questo evento straordinario fa capire come la “salute mentale” sia un impegno di ognuno di noi nella nostra vita, e per quanto i livelli di disagio possano variare da quelli di disadattamento tipico ai valori disumani della nostra società a casi patologici, i temi esistenziali non cambiano e l’impegno di superare i propri limiti che gli operatori chiedono agli utenti lo fanno accompagnandoli con il loro esempio.
Tutti si mettono in gioco nella “riabilitazione” ad esempio attraverso una disciplina di auto-guarigione che prende ispirazione dallo sciamanesimo e dal lavoro coi piccoli animali, sopratutto insetti. l’entomia così l’ha definita il creatore Mario Betti, dirigente delle attività di riabilitazione, in cui attraverso l’identificazione energetica ed allegorica con le caratteristiche di insetti e piccoli animali si superano fobie e timori ancestrali trasformandoli in virtù al servizio della persona.
Il Desiderio Crea si è inserito perfettamente con i loro stile di lavoro, e scarabocchiare e creare la grande tela è stato un’attività incredibile anche per chi l’ha ideata. “Grazie di cuore quindi – dicono gli organizzatori – a tutti gli amici e le amiche che danno vita a questa incredibile avventura psichiatrica che si basa su nuovi modelli olistici come insegnano nella scuola Scheis e nell’associazione Aedo”.