
Un protocollo di intesa fra le associazioni lucchesi per promuovere lo sport e la socializzazione nelle scuole: è il progetto Slurp, che mira a diffondere la cultura del fair play, del benessere psicofisico e della valorizzazione delle abilità personali fra i giovani, prevenendo fenomeni di dispersione scolastica. Slurp, acronimo delle associazioni promotrici (Soroptimist, Lions, Unione veterani dello sport, Rotary e Panathlon), è stato presentato questa mattina (5 luglio) a Palazzo Ducale, dove è avvenuta la firma dell’accordo da parte di Arturo Guidi, in rappresentanza di Panathlon, Danila Andreoni, di Soroptimist, Giuseppe Guerra del Lions Club Le Mura, Vittorio Armani del Rotary, Carla Landucci dell’Unione veterani dello sport e Ezio Andreotti del Lions club Antiche valli lucchesi, alla presenza del presidente della Provincia Luca Menesini e dal provveditore agli studi Donatella Buonriposi.
“Abbiamo pensato di realizzare questo progetto – spiega Guidi- perché l’educazione ad uno stile di vita e a condizioni fisiche sane deve essere curata sin da giovani. I bambini sono come spugne: fino a 10-12 anni assorbono tutto ciò che gli viene insegnato, poi dai 15 anni iniziano a riflettere l’educazione che gli è stata data, sia essa corretta o inadeguata”.
Un percorso di formazione attraverso l’attività ludico-motoria che vuole accompagnare il ragazzo nelle fasi della crescita, aiutandolo a scoprire la propria identità, ad avere fiducia in sè stesso e a rispettare le regole del gioco e i compagni. Quattro le macro aree in cui si suddivide il progetto: area comunicativo espressiva, area abilitativo prestativa, area igienico salutista e area socio comportamentale.
“Con questa iniziativa – interviene Andreoni – vogliamo passare dalla condanna dei comportamenti illeciti ai fatti, scendendo in campo attivamente e mettendoci la faccia , per aiutare la nostra gioventù a crescere correttamente”.
Fra le finalità dell’iniziativa risaltano la valorizzazione del benessere psicofisico, indirizzato anche ai soggetti disabili, la creazione di un momento di incontro-confronto nel rispetto dei principi dell’etica e del fair play, la realizzazione di un’occasione privilegiata per la socializzazione individuale e collettiva.
“L’intento – dichiara Guerra – è suscitare nel bambino la curiosità, l’interesse per una certa attività, il desiderio di raggiungere un traguardo, conferendo all’attività stessa la forma di gioco che finisce per gratificarlo”.
Destinatari del progetto pilota saranno gli alunni delle scuole di infanzia e le classi prime e seconde delle scuole primarie dei Comuni di Lucca, Capannori, Porcari, Altopascio, Montecarlo e Pescaglia. L’intento è quello di coinvolgere gradualmente anche le altre classi delle primarie e quelle delle scuole secondarie di primo grado, ampliando altresì l’ambito territoriale. L’intero progetto sarà proposto al provveditorato agli studi di Lucca e Massa affinché venga inserito nel piano dell’offerta formativa.
“L’espressività corporea – ricorda Armani – è determinante per l’affermazione dell’identità personale, per lo sviluppo delle capacità di progettazione, per la convivenza civile e la capacità di relazionarsi con gli altri”.
Il piano prevede una collaborazione con l’istituzione scolastica per l’attivazione dei centri scolastici di attività ludico-motoria, incontri periodici con genitori ed insegnanti, seminari di studio e attività di ricerca e formazione, controlli periodici sullo stato dell’arte del progetto.
“Le attività del piano – commenta Landucci – serviranno agli alunni anche per acquisire uno stile di vita più sano, una condizione fisica migliore in grado di difenderli dall’insorgere di patologie psico-fisiche legate alla mancanza di movimento, come l’obesità, l’ipertensione, i disturbi cardio-circolatori”.
L’attività scientifica e didattica sarà curata da laureati Isef o in scienze motorie che abbiano maturato esperienze significative nel campo dell’attività motoria di base, dell’attività sportiva giovanile e con un’adeguata preparazione pedagogica. “Investimento nello sport significa investimento nell’educazione, nella salute e nel benessere dei ragazzi – spiega Andreotti – Slurp insegna valori morali, etici, valori veri che spesso mancano, ma che servono per la conservazione della società”.
Il progetto è già stato testato in alcune scuole dell’infanzia e l’intento è quello di farlo partire ufficialmente in tutti gli istituti individuati con l’inizio del nuovo anno scolastico, a settembre-ottobre.
“Il valore di questo progetto – commenta Menesini – risiede in due aspetti: la capacità di fare rete e l’obiettivo ambizioso di trasmettere ai giovani valori che consentono di costruire una società migliore in un momento di disorientamento come quello che stiamo vivendo”.
Pieno sostegno al progetto arriva anche dal Provveditorato agli studi. “Le associazioni, con questo progetto – interviene Buonriposi – hanno anticipato un aspetto importante della riforma scolastica, costruendo una rete che avrà una fondamentale ricaduta sul territorio: con il nuovo riassetto terriotriale, infatti, le scuole si organizzeranno in reti di ambito e di scopo, mettendo insieme risorse professionali ed economiche”.