





Festa, nella tarda mattinata di oggi (16 settembre), per la ripresa delle attività del centro per le famiglie di via Urbiciani, inaugurato ufficialmente lo scorso 11 marzo. Uno spazio posto al primo piano, sopra la biblioteca popolare di San Concordio, che ospita associazioni e gruppi spontanei di persone che condividono esperienze familiari simili. Insieme, facendo leva sulla forza generata dal confronto e dalla collaborazione, in questi pochi mesi hanno ridato vita e personalità a un luogo pensato per ‘fare comunità’. Ad augurare una buona ripresa delle attività alle oltre cento famiglie che già hanno aderito al progetto, le assessore del Comune di Lucca Lucia Del Chiaro, Serena Mammini e Ilaria Vietina insieme al consigliere comunale Pilade Ciardetti.
“Questo è un luogo plurale per favorire la partecipazione e la valorizzazione delle soggettività – ha esordito Ilaria Vietina, che nella passata consiliatura ha tenuto a battesimo la nascita del centro – aperto e inclusivo, che intende divenire punto di riferimento zonale in rete con altri centri civici che si stanno costituendo, come a Santa Maria a Colle e al Piaggione. Vogliamo – continua – che generazioni diverse tra loro possano qua incontrarsi, collegarsi, integrarsi. Non è un caso che si chiami ‘centro per le famiglie’: tengo molto a questo plurale che esprime al meglio le sfaccettature e la complessità della nostra società. Quando abbiamo redatto il bilancio di genere abbiamo scoperto che a Lucca ci sono molte famiglie composte da una sola persona e anche a loro ci rivolgiamo. Questo è un luogo di incontro, non di servizi, dove ciascun soggetto può esprimere le molte capacità e le molte risorse che possiede in un ambiente favorevole. Ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno donato il loro tempo, nei mesi estivi, per rendere lo spazio gradevole e accogliente”. Il centro per le famiglie comprende un’area bimbi, sale diverse (che portano i nomi dei colori) per gli incontri e una piccola biblioteca che punta a divenire interculturale con una scaffalatura donata dalla famiglia di Maria Eletta Martini. “Come genitore adottivo ho frequentato il centro prima di essere nominata assessore – spiega Lucia Del Chiaro, che ha la responsabilità della delega al sociale – e ne ho sperimentato in prima persone le potenzialità e i benefici. È importante avere un luogo dove potersi confrontare sui dubbi e sulle paure che viviamo ogni giorno e riconoscersi nei dubbi e nelle paure dell’altro: è una strada sana per superarle, permette di non sentirsi soli, di alleggerire il carico e di crescere. Vi auguro un buon nuovo anno di attività”. “Era il 2007 quando, come consigliera della circoscrizione 7 di San Concordio – ricorda l’assessore all’urbanistica Serena Mammini – presentai, insieme ad altri consiglieri, un progetto per fare di questo edificio un centro civico. Con il tempo si sono create le condizioni per dare gambe al progetto: prima è nata la biblioteca popolare, poi il centro per le famiglie, e sono ancora molte le potenzialità inespresse di questo luogo che, anche per la sua collocazione nel quartiere, può creare connessioni con le scuole e con il centro ricreativo per anziani. Quando si progetta il recupero dei contenitori – continua l’assessore Mammini – non si può prescindere dal loro contenuto: questo è un contenuto splendido, un nucleo importante per famiglie che vivono momenti e situazioni diverse. Creare le condizioni per la felicità, parola che spesso temiamo quasi di pronunciare, è l’obiettivo di chi fa politica e questo luogo vuole esserne espressione”. Tra coloro che questa estate si sono rimboccati le maniche per allestire gli spazi del centro per le famiglie, anche il consigliere Pilade Ciardetti: “Volevamo che questo ambiente trasmettesse il valore dello stare bene – commenta – e ci siamo riusciti. Queste stanze erano polverose e dismesse, oggi sono accoglienti e luminose. Ringrazio tutti per il prezioso lavoro svolto, che non finisce certo oggi perché questo centro è in divenire e tutti possono donare il proprio tempo per renderlo migliore e mantenerlo in buone condizioni”. Referente del progetto è l’assistente sociale Lucia Altamura, che ha ricordato come il calendario sia ancora in costruzione, sebbene già molto interessante. Ad oggi hanno manifestato interesse e, in buona parte, già avviato le proprie attività le associazioni Sos Angeli, Don Baroni onlus, Empatheatre, Agesci (di Lucca e di Capannori), Ridolina onlus, Comunità Baha’i, Caritas, Sant’Egidio, associazione cristiana per la famiglia, associazione Papini, Lucca inVita, Luna, cooperativa Margherita e le altre, Amore non conta i cromosomi, Genitori come te, Dalla parte dei piccoli, Unicef, Gvai, Martini associati, Cercatori di misericordia, Ascom, Polyedric visions, centro Zerka Moreno, gruppi di volontariato vincenziano, Spazio libero, Eccomi e Agesc.