Pena di morte, si riaccende la targa di Amnesty a palazzo Santini

E’ tornata ad accendersi lo scorso martedì (14 novembre) la targa di Amnesty International, affissa sul lato esterno di Palazzo Santini. Un simbolo, donato al Comune nel 15 aprile 2014 dal gruppo 201 Lucca Amnesty International, che resta acceso per due notti consecutive ogni volta che, nel mondo, un Paese abolisce la pena di morte o converte una pena capitale in pena detentiva.
Sono tre le buone notizie per cui la targa si è illuminata. Lo scorso 22 ottobre, in Bahrein, è stata rilasciata Ebtisam al-Saegh, arrestata lo scorso 3 luglio per aver denunciato via Twitter le violazioni dei diritti umani delle detenute del carcere di Isa Town. Secondo le leggi locali anti-terrorismo, il 19 luglio era stata condannata a sei mesi di carcere.
Il 9 novembre la Corte d’Appello della Mauritania, invece, ha annullato la condanna a morte emessa nel dicembre 2014 nei confronti di Mohamed Mkhaïtir, colpevole di aver pubblicato un post offensivo nei confronti di Maometto sul suo profilo Facebook. Mkhaïtir aveva criticato la strumentalizzazione della religione come giustificazione delle pratiche discriminatorie contro la casta dei blacksmith, fabbri, a cui appartiene. Dal gennaio 2014 e per sei mesi, Mkhaïtir è stato rinchiuso in una cella d’isolamento, senza doccia né servizi igienici. Dopo innumerevoli scuse e appelli, la Corte ha commutato la pena di morte in due anni di reclusione e una multa pari a 145 euro. Avendo già scontato quasi il doppio della pena, Mkhaïtir è tornato in libertà.
Infine, anche il Guatemala ha abolito la pena di morte. Dallo scorso 26 ottobre, le esecuzioni saranno sospese per tutti i reati di competenza dei tribunali civili.