
Domani (10 marzo) e domenica si terrà in tutta Italia, e in particolare a Lucca, la giornata nazionale dell’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali). Quest’anno questo importante appuntamento, che ha come slogan L’Unitalsi scende in piazza, assume un significato speciale perché l’associazione festeggia i 115 anni dalla sua fondazione.
Nelle principali piazze di Lucca e della provincia, dunque, verrà proposta una “piantina d’ulivo”, simbolo di pace e di solidarietà. Il ricavato delle offerte verrà utilizzato dall’Unitalsi per sostenere i suoi numerosi progetti di solidarietà al servizio delle fasce sociali più deboli. Tutto questo grazie al costante e generoso impegno degli oltre 52 mila soci unitalsiani.
Per conoscere le piazze italiane dove trovare le piantine d’ulivo dell’Unitalsi è possibile consultare il sito internet www.unitalsi.it oppure contattare il numero verde 800.062.026.
In particolare, le donazioni raccolte serviranno a sostenere: le attività a supporto dei pellegrinaggi, l’assistenza domiciliare agli anziani, le case famiglia per le persone disabili, le case accoglienza per i genitori dei bambini ricoverati nei centri ospedalieri, i soggiorni estivi e gli interventi d’emergenza sociali. Sono questi solo alcuni progetti portati avanti dall’Unitalsi su tutto il territorio nazionale. Aderendo alla giornata nazionale sarà possibile sostenere tutte quelle iniziative benefiche a favore dei bambini, degli anziani, dei più bisognosi e di chi è solo e ammalato.
“La Giornata gazionale rappresenta un appuntamento fondamentale per quanti scelgono di vivere e appartenere all’associazione – dichiara Antonio Diella, presidente nazionale Unitalsi – ma lo è ancora di più per quelle persone che ancora non ci conosco, è il momento per dire eccoci, e lo faremo nella maniera più semplice, con il carisma e lo spirito unitalsiano, con migliaia di volontari, che sin dal mattino scenderanno in piazza con il loro sorriso, chiedendo un aiuto per continuare ad essere al fianco di chi è in difficoltà”.