
Torna il 14 settembre la tradizionale Fiera degli Uccelli e tornano le polemiche degli animalisti.
“Quelli esposti – scrive Paola Re – sono animali ai quali viene stravolto il ciclo vitale ma non sono considerati maltrattati. Anzi, queste fiere hanno sempre le carte in regola nel rispetto del benessere animale che, però, non dovrebbe limitarsi al soddisfacimento dei bisogni fisiologici ma sulla possibilità di esprimere il proprio comportamento etologico. Ritenere un uccello in gabbia in una condizione di benessere è una presa in giro della scienza etologica, oltre che una crudeltà nei confronti dell’animale. Lo dimostrano i continui tentativi che gli uccelli in gabbia mettono in atto nel distendere le ali, allungare il collo, reggersi sulle zampe e soprattutto nel volare. Inoltre devono sopportare eventi di stress come il trasporto, lo scarico, la predisposizione della fiera, il flusso continuo di persone davanti alle gabbie. Chi dichiara di nutrire amore per gli uccelli ma poi lo trasforma in una pratica di possesso, non è credibile. Possedere un uccello e guardarlo dimenarsi imprigionato in una gabbia non è amore”.
“Invito il Comune di Lucca – conclude la nota – ad abbandonare questa tradizione schiavista per il bene di esseri umani e non umani”.