Anmic, Rossi: “Maximandato di Piliero va contro lo statuto”

30 novembre 2018 | 14:27
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Anmic, Rossi: “Maximandato di Piliero va contro lo statuto”

Non si fa attendere l’intervento di Bruno Rossi in merito al congresso provinciale dell’associazione mutilati e invalidi civili che, come noto, si terrà domenica (2 dicembre) a Palazzo Ducale. “Ritengo necessario un intervento chiarificatore al riguardo – scrive Rossi – essendo stato appartenente ultra decennale dell’associazione nonchè rappresentante medico nelle commissioni per l’accertamento dell’invalidità civile. Mi sento costretto a contestare il tentativo conclamato di Salvatore Piliero di ottenere un ulteriore allungamento della durata del suo incarico, già oggi ultraquarantennale, e per giunta in nome della ‘trasparenza’ e del rispetto delle leggi, principi che dovrebbero essere alla base dell’attività di gestione di una associazione Onlus, che deve entrare a pieno titolo e con le carte in regola, nel novero degli enti del terzo settore. E di questi enti, per legge, deve possederne i requisiti”.

“Il mandato stesso di presidente provinciale dell’associazione ha la durata, per statuto, di non più di 5 anni: il Piliero invece – spiega Rossi – è stato eletto da ben oltre sette anni e mezzo. Si tratta di una violazione insanabile dello statuto, tanto più esaminando la gestione personalistica ed autocratica portata avanti da questo presidente che ha avocato a sé le prerogative del comitato direttivo dell’associazione, come dimostrato dalla mia vicenda personale: infatti, il Piliero si è arrogata la proprietà di designazione, assegnata per statuto al comitato direttivo provinciale, dei medici rappresentanti l’Anmic nelle commissioni per l’accertamento dell’invalidità all’Asl per chiedere, sbagliando per giunta il destinatario, ovvero la direzione aziendale dell’Estar, la mia sostituzione. Tutto ciò per quel che riguarda la ‘partecipazione’, quanto alla ‘vantata trasparenza’, di essa non c’è traccia negli atti amministrativi e gestionali dell’associazione, la prova me l’ha data lo stesso Piliero negandomi l’accesso agli atti amministrativi, richiesti in base alla legge 241/90”.
“Ritengo – prosegue Rossi – che il congresso provinciale debba in primis essere informato sui bilanci dell’associazione, specie in rapporto al capitolo spese ed alla loro giustificazione, tenendo presente anche la natura gratuita, dovuta per Legge, degli incarichi in seno ad una Onlus, che esclude qualsiasi tipo di compenso per gli amministratori”. “Mi auguro – si legge nelle conclusioni della nota – che questo mio contributo valga a scongiurare la prosecuzione di atti non conformi alle leggi e che un autentico processo di rinnovamento e svecchiamento della struttura gestionale dell’Anmic provinciale possa permettere un nuovo corso nell’alveo degli enti del terzo settore”.