Oikos e Fondazione Bml, a S.Anna laboratorio sul motoriciclo

“Un sogno che si realizza”. Introduce così Leonardo Butelli, presidente dell’associazione Oikos, il nuovo progetto pomeridiano di Moto-Recycling presentato questa mattina (29 gennaio) all’officina di Sant’Anna, dove sono già in corso laboratori di riciclofficina per i ragazzi del Club Job.
“Siamo già presenti da anni sul territorio con la didattica laboratoriale – specifica Leonardo Butelli – I Club Job mattutini coordinati con le scuole portano i ragazzi con difficoltà didattiche nei nostri laboratori di falegnameria e grafica a San Vito e di riciclofficina a Sant’Anna. Era un sogno aprire anche il pomeriggio, con un laboratorio attrattivo come quello di motofficina che permetta anche ai ragazzi più soli, che magari hanno abbandonato la scuola, di avere un’alternativa”.
Il progetto, che partirà oggi (29 gennaio), è stato promosso casa per casa in un quartiere difficile come può essere quello di Sant’Anna ma si allarga a tutta la Piana per offrire un’alternativa valida a quei ragazzi che, avendo lasciato la scuola, si ritrovano soli e senza prospettive. Il nuovo laboratorio sarà gratuito e si rivolge ai ragazzi e alle ragazze che desiderano arricchire le proprie capacità pratiche. Il progetto è reso possibile dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, che, grazie al suo contributo, ha permesso all’associazione di procurarsi gli attrezzi e gli strumenti necessari per realizzare l’officina di moto-recycling. Il Club Job sul moto riciclo ha sede alla ciclofficina in viale Puccini 1231/F a Sant’Anna, nella zona del progetto dei quartieri social del comune di Lucca.
“La missione della Fondazione – dice il presidente della Banca del Monte Oriano Landucci – è destinare un contributo ai settori prevalenti sul territorio, come quello della cultura, della formazione, della promozione del territorio e dello sviluppo sociale. Tuttavia questi settori non sono distinti nettamente e questo progetto ne è la dimostrazione. In questo laboratorio si incontrano tutti i settori. È importante per dare un’alternativa valida ai ragazzi che a scuola non si trovano. Mancano opzioni dedicate all’avviamento al lavoro. Un progetto come questo ha la volontà di togliere il telefono di mano e dare una passione a questi ragazzi”.
L’officina di moto-recycling si pone l’obiettivo di dare una motivazione ai circa 8 ragazzi dai 15 anni in su che due pomeriggi la settimana si ritroveranno per circa 8 mesi per imparare un mestiere. Il laboratorio si concluderà con un piccolo esame che possa certificare le competenze acquisite da ciascun ragazzo per aiutarlo ad inserirsi nel mondo del lavoro e inviterà i ragazzi a fare uno stage presso meccanici e aziende della provincia per poi ripartire con un nuovo nucleo di ragazzi. A insegnare ai giovani il mestiere, un meccanico d’eccellenza che ha lavorato su moto da corsa. I ragazzi del club job sono affiancati da educatori, come Riccardo o Slanislav, ragazzo ucraino volontario che insegnano passione e mestiere. I club job sono laboratori incentrati sul saper fare e sul saper essere e hanno formato molti ragazzi nella falegnameria, nella computer graphic, nella riciclofficina e nella saldatura. Nell’anno in corso i ragazzi iscritti sono 89 provenienti da scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta la Piana, questa estate 120. Risultati come questi si ottengono grazie al legame tra comune di Lucca, Conferenza dei sindaci, Oikos e scuole che hanno incluso nei curricula didattici i laboratori del Club Job.
“Questi progetti – racconta questa mattina Luciana Guerrieri, educatrice Oikos – offrono ai ragazzi la possibilità di uscire dagli schemi per ritrovare passione e stimoli, accompagnati passo passo da adulti che sanno stare con loro. Un lavoro che permette loro non solo di acquisire competenze ma di mantenere un contatto diretto con l’educatore e con il piccolo gruppo di lavoro che si crea, stimolando i ragazzi a cimentarsi nello studio e nell’approfondimento anche teorico”. I progetti si realizzano grazie alla collaborazione diretta con le scuole che permette ai ragazzi di mettere in pratica materie come meccanica e geometria, materializzandole in oggetti concreti come le sedie realizzate con i cofani delle macchine o le biciclette ristrutturate, che possono essere acquistate lasciando un’offerta all’associazione.
“Sono stato un professore e un dirigente – racconta Pilade Ciardetti, presidente della commissione sociale del comune di Lucca – e ho toccato con mano l’abbandono dei laboratori a scuola, per quell’equazione errata che vede nell’applicazione tecnica il sinonimo dell’ignoranza, quando la manualità non è solo fisica ma presuppone l’intelligenza. Per questo ci sarebbe bisogno di una maggior sinergia coi programmi scolastici per ampliare e integrare progetti come questo, che sono didattici sotto ogni aspetto”.
Basta vedere l’entusiasmo dei ragazzi come Davide e Andrea, presenti anche loro questa mattina e impegnati nel restauro di alcune biciclette per capire la validità a livello culturale, sociale e formativo di progetti come questo.
Jessica Quilici