Dalla cucina al selfie per giornata sulla sindrome di Down

14 marzo 2019 | 12:55
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Dalla cucina al selfie per giornata sulla sindrome di Down

Non lasciare nessuno indietro, nella scuola, nel lavoro e più in generale nella vita sociale. È questo il tema centrale della Giornata mondiale sulla sindrome di down, detta anche trisomia 21 che non a caso, appunto, cade il 21 marzo. Per l’occasione anche a Lucca saranno organizzate una serie di iniziative che sono state presentate questa mattina (14 marzo) a palazzo Orsetti.

All’affollatissimo tavolo erano presenti, tra gli altri, le assessore alle politiche sociali dei comuni di Lucca e Capannori, rispettivamente Lucia del Chiaro e Lia Miccichè, la presidente dell’associazione onlus L’amore non conta i cromosomi, Sabrina Cattaneo, Rossana Baralla, a capo dell’impegno civico Come Te, la presidente dell’associazione Lucca Down Isabella Andreini, i presidente di Andare oltre si può, Domenico Raimondi e la coordinatrice dell’Unità valutazione multidimensionale disabilità della zona distretto piana di Lucca Emilia Lucchesi. “È importante essere qui così numerosi, e portare avanti un tessuto comune che faccia sì che tutti si possano sentire cittadini – introduce l’assessora Del Chiaro -. Conoscere la sindrome e conoscersi per entrare in contatto e capire i bisogni e il potenziale di queste persone”. “Ognuno di noi ha le proprie diversità – prosegue Lia Miccichè – e una società può dirsi arricchita, specialmente in un periodo come questo, solo se impara a valorizzarle, nello scambio e nello stare insieme”. Tra le tante iniziative nate dalla collaborazione territoriale, l’associazione Down Lucca, entra nelle scuole con un concorso artistico dal titolo E tu, come mi vedi?. I ragazzi degli istituti lucchesi sono invitati a leggere il racconto o guardare il cartone animato Lea va a scuola, la storia di una bambina con sindrome di Down alle prese con il primo giorno di scuola e trasmettere le proprie sensazioni e riflessioni in una foto, immagine o disegno che dovrà essere inviato entro lunedì (25 marzo) all’associazione su Facebook, Instagram (#associazionedownlucca2019)o ad associazionedownlucca2019@gmail.com. Le 12 opere migliori saranno esposte al Caffè letterario Lucca e la prima classificata diventerà l’immagine di copertina della pagina Facebook dell’associazione per una settimana.
Sabato 23 marzo la stessa associazione propone un pomeriggio di letture animate e merenda insiemeal polo culturale Artemisia di Capannori. Tutti i bambini da 5 a 11 anni, accompagnati dai loro genitori, potranno assistere, a partire dalle 16, alla lettura del racconto La notte delle lanterne, una storia di amicizia e fratellanza. “La storia di Lea è importante per capire che la scuola non ha bisogno di percorsi speciali per i nostri ragazzi – commenta la presidente Isabella Andreini -. E’ importante sciogliere quest’aspetto, eliminare la parola speciale dalla loro vita e creare percorsi di preformazione al mondo del lavoro che possano aiutarli a sviluppare una propria autonomia”. Tra le iniziative in occasione della Giornata mondiale, l’associazione onlus L’amore non conta i cromosomi organizza per giovedì (21 marzo) al ristorante Satura un laboratorio di cucina con lo chef Cristiano Tomei aperto a tutti i bambine e i ragazzi da 5 a 12 anni accompagnati dai genitori. Si tratta di un’occasione per portare all’esterno e condividere il progetto di preautonomia Pronti a correre, che propone anche corsi di cucina. I piccoli cuochi si cimenteranno nella preparazione dei ravioli dalle 17 alle 19. Domenica (24 marzo) invece, al centro di cittadinanza dell’Oltreserchio Il Bucaneve a Santa Maria a Colle, dalle 16,30 tutti i bambini a partire dai 4-5 anni potranno prendere parte a un laboratorio di lettura che sarà condotto da Eugenia Pesenti e che si concluderà con una merenda per tutti. “Non esistono bisogni speciali ma solo bisogni umani – afferma la presidente Sabrina Cattaneo -. I nostri laboratori sono aperti a tutti i bambini perché il nostro scopo è quello di lavorare insieme per fare in modo che l’inclusione parta dai più piccoli”. L’associazione Andare oltre si può ripropone per l’occasione la sesta edizione del #ilpiugrandeselfieditalia. Il 21 marzo centinaia di persone, inclusi tanti personaggi noti dello spettacolo e della televisione, in tutta italiana pubblicheranno un selfie su Facebook e Instagram con un pensiero accompagnato dagli hashtag #ILPIUGRANDESELFIEDITALIA #WDSD18 #AOSP18 per sottolineare una partecipazione condivisa sul tema della diversità come valore e non come motivo di discriminazione. “L’idea è quella di rompere i preconcetti che purtroppo continuano a esserci – commenta il presidente Domenico Raimondi -. Quest’anno abbiamo creato una t-shirt con la scritta scomposta di Leave no one behind, proprio perché dobbiamo riuscire ad andare oltre i confini”. Per finire, l’azienda Usl Toscana nord ovest darà il via a un percorso di formazione per l’autonomia di questi ragazzi. “Abbiamo raggiunto un livello di collaborazione sul territorio mai sperimentato prima – conclude la coordinatrice dell’unità valutazione multidimensionale disabilità della Usl, Emilia Lucchesi -. Ogni singolo bambino è diverso dall’altro, ma oltre ai percorsi individualizzati c’è l’esigenza di introdurre tra i ragazzi l’educazione all’autonomia”.

Jessica Quilici