‘La mano amica’ festeggia 30 anni tra eventi e spettacoli

Sono ben trenta le candeline da spegnere quest’anno per la cooperativa La mano amica che, dalla creazione di piccoli ma importanti progetti, può vantare oggi di una grande e bellissima famiglia con tante strutture accreditate e un anno pieno di eventi aperti a tutti. Trent’anni di assistenza agli anziani ma anche di supporto a chi soffre di disagi mentali, persone non autosufficienti e, adesso, grazie alla collaborazione con la parrocchia di Sant’Anna, persino ai ragazzi: un semplice pranzo tra i piccoli dell’oratorio e gli ospiti della Rsa può diventare infatti un bellissimo modo per imparare il rispetto dell’altro e, soprattutto, per creare legami. Un bilancio sociale che riempie di orgoglio e che è stato presentato questa mattina (28 giugno) al centro anziani di Sant’Anna insieme agli eventi organizzati per celebrare questo compleanno speciale alla presenza del presidente, Luca Rinaldi, insieme alla vice Rita Taccola e ai due membri del Cda Lorenzo Antoni e Matteo Masini.
Per cominciare vediamo un po’ di numeri: la cooperativa storicamente lavora in due aree: salute mentale/disabilità fisica e anziani/non autosufficienza, gestendo attualmente servizi sia sanitari sia sociali. 40 gli utenti nelle 4 strutture sanitarie per la salute mentale accreditate dalla Regione Toscana; 78 le persone negli altri 16 servizi residenziali tra case famiglie e gruppi appartamento a Lucca, Versilia, Garfagnana e Capannori; circa 200 nei 10 servizi tra diurni e domiciliari nella provincia di Lucca e anche a Pisa; 150 circa gli anziani assistiti, tra gli ospiti autosufficienti e non nelle strutture di Lucca e Capannori, e i destinatari di servizi domiciliari.
“Una cooperativa – come ha spiegato il presidente Rinaldi – nata come strumento di supporto ad associazioni e parrocchia promuovendo da sempre servizi a favore della cooperazione sociale”.
“Da circa un anno siamo riusciti a trasformare la struttura di Sant’Anna in una vera e propria Rsa e ne siamo molto orgogliosi: prima era una casa famiglia fatta da anziani, ma quando questi anziani hanno smesso di essere autosufficienti abbiamo dovuto cercare alternative, a quelle condizioni non potevano rimanere nella struttura. Adesso invece è autorizzata e accreditata e possiamo prendercene cura. E’ bello vederli pranzare e interagire con i bambini dell’oratorio: abbiamo da sempre cercato di insegnare confronto perché solo con quello si cresce e ci si arricchisce. Trent’anni di legami profondi sul territorio”.
“Questo bilancio – ha spiegato Lorenzo Antoni – è per noi un modo per vedere cosa eravamo e cosa siamo finalmente diventati. Una crescita esponenziale sia di strutture che di personale con ben 248 soci e ne siamo molto fieri”.
Per chi non lo sapesse, la storia della cooperativa inizia con la fondazione nell’anno della caduta del muro di Berlino, e tra le tappe fondamentali vi sono il 1991 con il primo progetto di casa famiglia alla Pieve San Paolo per persone dimesse dall’ospedale psichiatrico di Maggiano, struttura intermedia aperta con Usl ed Enaip; oggi gestita direttamente e trasferita a Marlia, si chiama La Fenice e si occupa ancora di persone con disagi psichiatrici. Da lì di tempo e di strutture ne sono passate: Viareggio, Barga, Giuncugnano, Maggiano, Coreglia, Santa Maria a monte, Castelvecchio di Compito. Nel 2010, inoltre, la cooperativa si apre ai servizi infermieristici domiciliari ai bambini non autosufficienti dell’Ausl 12 di Viareggio. Nel 2012 nasce il progetto innovativo Il Faro, che per la prima volta vede cittadino e privato insieme nella progettazione di un servizio ad hoc, in questo caso dedicato alle persone con problemi psichiatrici che hanno compiuto già un percorso di riabilitazione e che hanno necessità di trovare una collocazione stabile in un contesto di “domicilio supportato”.
“Abbiamo sempre lavorato a partire da esigenze reali superando la mera assistenza – spiega ancora Rinaldi – per ideare e proporre progetti innovativi in grado di migliorare concretamente la vita delle persone con disagio e del loro nucleo familiare. Ed è in quest’ottica che una cooperativa può operare, dando un servizio che, con la medesima spesa per il paziente, che in termini tecnici possiamo chiamare titolo d’acquisto, risulta più efficace di quello pubblico perché non standardizzato, perché radicato sul territorio, vicino alle esigenze sia logistiche sia umane di una persona e della sua famiglia”.
“Il nostro punto di forza – prosegue Rinaldi – è stato proprio quello di saper leggere il territorio per ideare servizi ad hoc in grado di rispondere ai bisogni. Di fare, quindi, impresa sociale oltre a quanto fato dal servizio pubblico e dalle associazioni. Siamo stati pionieri di un modello che oggi è quello scelto dallo stesso stato: il privato ha la sensibilità sulle esigenze, crea a suo rischio le risposte, e il pubblico dirige lì i pazienti, allo stesso costo che avrebbe se lo facesse esso stesso, ma con minori perdite e maggiore efficienza. La nostra storia parla infatti di strutture nate in affiancamento o congiuntamente, per poi diventare indipendenti. In questi 30 anni ci siamo legittimati come interpreti della sussidiarietà tra privato e pubblico”.
Ecco le iniziative in calendario per i 30 anni di storia della cooperativa, tutte a ingresso libero.
Esposizioni. Dopo la mostra d’arte irregolare L’immaginario svelato che si è svolta ad aprile al Museo Athena di Capannori, sempre a cura del Centro attività diurne La Bricola, la mostra sarà allestita nel corso dell’anno nella chiesa di Santa Caterina a Lucca, alla fortezza di Mont’Alfonso a Castelnuovo Garfagnana, a Villa Borbone a Viareggio, all’Ospedale Versilia e al caffè letterario LuccaLibri. Nel mese di luglio in programma anche la mostra fotografica di Enzo Cei ‘Vite, case e progetti’ al caffè letterario LuccaLibri. Rassegne e concorsi. Concorso rivolto ai licei artistici di Lucca e Versilia per la realizzazione di un nuovo logo della cooperativa: dopo la presentazione dei bozzetti avvenuta a chiusura dell’anno scolastico, il 28 giugno sarà premiato il vincitore e presentato il nuovo logo durante un evento di Villa Bernardini. Premio letterario Poesiamo, il 4 ottobre a Villa Bottini in collaborazione con la Fondazione Mario Tobino. ConvegnoDisturbi psichiatrici dell’infanzia e dell’adolescenza e percorsi di cura: appropriatezza della risposta residenziale, il 15 e 16 novembre a Lucca. Spettacoli teatrali. Doppio evento, martedì 10 dicembre al teatro del Giglio di Lucca: il primo della compagnia I sorvegliati speciali insieme all’associazione NormalMente, e il secondo Mamma mia The show della Vijay Vocal Project in collaborazione con la scuola Atmosfera danza. Spettacolo della compagnia I sorvegliati speciali al teatro dei Rassicurati di Montecarlo, all’interno della rassegna ‘L’ora di Teatro’.
Per informazioni e contatti: www.lamanoamica.it
Giulia Prete