Stop spreco cibo per aiutare bisognosi: ecco ‘Felicittà’

5 luglio 2019 | 11:55
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Stop spreco cibo per aiutare bisognosi: ecco ‘Felicittà’

Aiutare le persone bisognose e combattere lo spreco del cibo, il tutto tramite una semplice App gratuita. A Lucca arriva Felicittà, il progetto promosso dal Comune di Lucca e la Caritas Diocesana, grazie all’impegno ed alla disponibilità del Lions Club Lucca Host e alla sviluppo tecnico informativo di Syntonia, la division di Dsm Group.

L’innovativa applicazione consentirà di mettere in contatto, in modo semplice ed efficace, le famiglie o gli utenti (conosciuti e accreditati dalla Caritas) con gli esercizi di ristorazione o alimentari aderenti all’iniziativa. Sono proprio quest’ultimi a segnalare la disponibilità di cibo in eccedenza attraverso l’applicazione: il cibo, preparato per l’asporto rispettando i requisiti della legge igienico-sanitari, può dunque essere ritirato direttamente dagli interessati che, avendone avuto comunicazione sul proprio telefono, hanno potuto prenotare anticipatamente il prodotto alimentare donato.
Il progetto è stato presentato questa mattina (5 luglio) dalle assessore Ilaria Vietina e Lucia del Chiaro, Lorella Sestini della Caritas Diocesana di Lucca, i referenti di Lions Club Lucca Host Maria Gloria Montanari (presidente uscente), Maurizio Franceschi (presidente entrante) e il presidente Service recupero cibo, Alessandro Colombini. Presenti anche i responsabili della progettazione e dello sviluppo dell’applicazione Paola Narcisi e Lorenzo Paraboschi, Dsm Group-Division Syntonia. Al centro la pizza di Alice Pizza, il primo ristorante ad aderire al progetto.
“Oggi – le parole di Ilaria Vietina – presentiamo un percorso importante e complesso, insieme a molti alleati. Al centro del progetto c’è il cibo ed il suo spreco: è necessario andare verso un cambiamento culturale, per evitare di arrivare ad una distruzione del cibo. Siamo veramente fieri di questa iniziativa”.
Un progetto del tutto innovativo: “Felicittà parte dalle legge Gadda sul recupero del cibo – racconta Alessandro Colombini . Quello di Lucca è un progetto con delle particolarità, possiamo dire che è veramente un unicum: anziché recuperare il cibo dai ristoranti tramite i volontari della Caritas, abbiamo pensato ad un’autogestione, un contatto diretto tra famiglia ed esercente. Il cuore di tutto è un’applicazione per smartphone, molto leggera e gratuita. Il progetto è appena partito con 10 nuclei familiari e due esercenti. Il prossimo step sarà quello di cercare di allargare il numero degli esercenti e, di conseguenza, quello delle famiglie che potranno usufruire di questo servizio. Abbiamo pensato anche ad un bollino etico di riconoscimento per gli esercenti che aderiranno al progetto. Ci sembra doveroso. Non ci vogliamo fermare, vogliamo allargare la zona geografica cercando di arrivare anche in altri Comuni”.
“Questo progetto è un unicum che ci rende orgogliosi – commenta Lorella Sestini -. La povertà alimentare purtroppo tocca anche il nostro territorio, i numeri parlano chiaro. Questa app servirà a contrastare questo spiacevole fenomeno e restituire una dignità alle persone”.
Il progetto. Grazie all’impegno e alla disponibilità del Lions Club Lucca Host è stato ideato un modello organizzativo per il recupero del cibo – fresco o cotto – da ristoranti, bar, alimentari, rosticcerie, catering o altri esercizi e la sua distribuzione alle persone bisognose. A sviluppare l’applicazione informatica per smartphone (App), è stata invece la Division Syntonia di Dsm Group, specializzata in consulenza e soluzioni per l’ottimizzazione dei processi di pianificazione commerciale delle aziende di beni di largo consumo. La Caritas ha selezionato un primo gruppo di famiglie (ad oggi circa 10 nuclei familiari), che ha potuto aderire alla fase pilota dell’iniziativa, iniziata alcuni mesi fa e riguardante in via sperimentale il centro storico e l’immediata periferia. La pizzeria Alice Pizza (via San Paolino), rappresentata dal titolare Giancarlo Guerra, e i ristoranti L’Oste di Lucca (con le due sedi di via Cenami e via Fillungo), rappresentati da Rosalba Cioffi e Antonio Di Cecio, sono stati i primi ad aderire al progetto. La pizzeria Alice Pizzaè stata la prima ad aderire al progetto: “Mi sento un imprenditore socialmente ed eticamente responsabile – le parole di Giancarlo Guerra -, a partire dal rapporto con il cibo. Questo progetto evita la gogna della mensa, restituisce dignità ai cittadini. Siamo orgogliosi di partecipare a tutto ciò”.

Claudio Tanteri

In allegato il progetto nel dettaglio