Infermiere lucchese vince premio nazionale di ricerca

Oggi (8 ottobre) a Bari un giovane infermiere laureato lucchese, Michele Melani, è stato premiato per aver presentato il miglior articolo di ricerca scientifica al settimo meeting nazionale della Società italiana per la promozione della salute che ha avuto come argomento principale la resilienza.
La resilienza è la capacità degli individui di superare i traumi e le situazioni difficili della vita recuperando energie forze e risorse per ritornare a un buono stato di equilibrio fisico, psichico, sociale e spirituale. Il giovane ricercatore, coadiuvato da un team di ricerca tutto lucchese, con il suo studio è riuscito a dimostrare che la resilienza nei giocatori d’azzardo patologici è un fattore protettivo e l’ottimismo, ritenuto in alcuni studi preliminari come un elemento negativo per questa patologia del comportamento, si è dimostrato invece ininfluente nello studio eseguito a Lucca.
Alcune ricerche e alcune teorie orientavano verso l’ipotesi che l’ottimismo fosse un fattore negativo per i giocatori d’azzardo patologici perché confrontandosi con una visione positivamente alterata della realtà creavano la falsa e ottimistica sicurezza di poter vincere sempre. In pratica l’ipotesi era che gli ottimisti hanno una maggiore inclinazione a giocare perché pensano di vincere sempre.
Lo studio presentato dal dottor Melani ha dimostrato che ciò non è vero nel campione esaminato. La ricerca apre la porta a studi futuri necessari per meglio chiarire le basi psicologiche di un comportamento tanto pericoloso in quanto facilmente conduce alla deriva sociale dei soggetti e dei loro nuclei familiari.
La ricerca è stata condotta in collaborazione con il Serd di Lucca che fa parte della Usl Toscana Nordovest. Gli altri autori dello studio sono Patrizia Mannari, Lucia Federici ed Ellena Pioli, del Serd di Lucca, Michela Maielli, direttore dell’ospedale di Lucca e Sergio Ardis, medico della direzione sanitaria dell’ospedale di Lucca e docente a contratto dell’Università di Pisa.